Sant’Arpino. Antonio Lubrano visita la mostra “Oggetti elettrici antichi”

Un’idea geniale, dall’alto valore formativo e istruttivo. Le scolaresche devono necessariamente visitare questa mostra che è cosa rara, originale e difficilmente presente altrove a partire dalla grandi città. Ancora una volta il Sud, la periferia, è protagonista di storie positive e spesso lungimiranti”. Parole di Antonio Lubrano, impareggiabile conduttore del programma di successo “Mi manda Lubrano” che ha fatto la storia della televisione italiana, così commenta – appena dopo averla visitata – la mostra “Oggetti elettrici antichi“, inaugurata a Sant’Arpino, nei locali dell’Istituto Scolastico “Mondo Libero”. Una raccolta di oggetti straordinari, apparecchi domestici ed effetti speciali mettono in scena la magia dell’elettricità che ha rivoluzionato la vita quotidiana del XX secolo. La collezione “Oggetti elettrici antichi” nasce dalla passione e dall’intraprendenza di un giovane santarpinese, Luigi Guida, di professione elettricista, che, per essere privata, è davvero considerevole in termini di pezzi e di qualità degli oggetti: oltre 200 manufatti unici e irripetibili, che ignorano le mode transitorie per aumentare di valore con il passare del tempo, conservando negli anni il loro fasciano esclusivo.
“Un’iniziativa, quella della mostra che intende ripercorrere la storia di un’avventura appassionante, quella dell’elettricità, suscitando nel visitatore una riflessione a tutto tondo su un “fenomeno” che ha cambiato il mondo: dal debutto nell’antichità alle numerose esperienze, scoperte, teorie e invenzioni… fino ai nostri giorni in cui tutto è elettrico! L’allestimento tende a delineare il grande rigore usato da Luigi Guida in oltre 20 anni di ricerca e salvaguardia di “testimonianze del fenomeno elettrico”, evidenziando lo spirito, il metodo e l’originalità della sua azione di ricerca. Oggetti (amperometri, galvanometro, interruttori, fusibili, ecc.) che in qualche modo ricordano e documentano i cambiamenti scientifici, tecnologici, sociali, economici, produttivi, commerciali e culturali avvenuti in Italia negli ultimi secoli.

“L’elettricità – sottolinea Antonio Lubrano – offre tra l’altro l’opportunità per riflettere su un tema tutt’altro che secondario e cioè lo sviluppo del nostro Paese dall’Ottocento ai nostri giorni. Viene fuori uno spaccato sociale e umano incredibile, storie fatte di semplicità, piccole conquiste, serate illuminate dalla piccola candela che però assumevano un profilo magico grazie all’incontro tra familiari e vicini in cui si raccontavano aneddoti e piccole storie e si era felici per così poco; oggi al contrario disponiamo delle tecnologie più avanzate – pura utopia in quei tempi antichi – eppure non sempre si è così felici come allora”.

Comunque – conclude Lubrano – voglio complimentarmi con l’ideatore della mostra Luigi Guida e i titolari dell’Istituto Scolastico “Mondo Libero” (la famiglia Mondo), per questa opportunità che offrono a chi vuole compiere un viaggio nell’universo elettrico dall’antichità fino ad arrivare agli anni nostri, all’inizio del terzo millennio, in cui l’elettricità serve per tutto, ovunque, e l’universo delle applicazioni elettriche appare ancora in grande espansione“.

Redazione

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