Unioni civili, Criscuolo: “Modifica art. 29 Costituzione che superi la vetusta impostazione di famiglia”
“Le ultime dichiarazioni del Presidente Berlusconi lasciano senza parole chi fino ad oggi ha condotto battaglie per il superamento della rimozione degli ostacoli al fine della realizzazione dell’uguaglianza nella società e per l’affermazione dei diritti civili. Il riconoscimento delle unioni civili in Italia è giunto con un notevole ritardo ed è paradossale che durante una campagna elettorale si prometta la cancellazione di una legge sofferta come questa peraltro frutto di innumerevoli compromessi politici”. Lo dichiara Rosa Crisucolo, esponente dei Radicali Italiani.
“Alla luce di questi infatti la legge appare contorta e incompleta per cui il monito da farsi è esattamente il contrario cioè quello di rafforzarla attraverso interventi normativi diretti a modificare ciò che poi sarebbe rimesso in futuro all’intervento del giudice. Inoltre appare demagogica la strumentalizzazione della abolizione della suddetta legge rispetto alle difficoltà che i nuclei familiari riscontrano nella conduzione della vita quotidiana (sanità, lavoro, servizi , ecc). Spostare l’asse di speculazione dal fallimento della classe dirigente politica alla negazione di diritti conquistati con una recente legge segna un momento molto triste di questa campagna elettorale sempre più protesa verso l’imbruttimento del dibattito pubblico e legata a logiche sondaggistiche. Concludo nel proporre un riconoscimento di un vero e proprio ‘diritto di amare’ nella Costituzione e quindi una modifica dell’art.29 della Costituzione che superi la vetusta impostazione di famiglia”.