(VIDEO) Napoli. Gioielliere uccide rapinatore: è indagato per omicidio colposo

Sarebbero tre i rapinatori che, intorno alle 19,45 hanno tentato di rapinare la gioielleria Corcione di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Uno dei banditi – che indossavano maschere di carnevale – è stato ferito mortalmente a colpi di pistola dal titolare del negozio ed è morto mentre cercava di fuggire. Secondo quanto si è appreso i tre sarebbero arrivati davanti alla gioielleria in sella a due scooter. Uno è stato bloccato grazie all’intervento di un agente della Polizia, libero dal servizio. Il terzo, invece, sarebbe riuscito a scappare. A terra, nella gioielleria, i poliziotti hanno trovato una pistola a tamburo e una semiautomatica 9X21.

Si chiama Luigi Lauro, nato a Caserta, 28 anni fa, e residente a Crispano (Napoli), il rapinatore bloccato dall’ispettore della Polizia di Stato contro il quale il malvivente ha puntato la pistola calibro 9X21, con il colpo in canna, che aveva in mano. Ciononostante il poliziotto è riuscito a disarmarlo e ad arrestarlo. Lauro è risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, tra cui rapina e furto: quattro giorni fa ha ricevuto un ammonimento orale del questore. É stato proprio Lauro, durante l’interrogatorio in Commissariato, a rivelare l’identità del complice ucciso, che si chiamerebbe Raffaele Ottaiano. Quest’ultimo sarebbe entrato nella gioielleria con una maschera di carnevale in testa e in mano una pistola a tamburo. Il gioielliere ha reagito estraendo la sua arma, una pistola, e sparando. Il bandito colpito a morte è stramazzato al suolo a qualche decina di metri dalla gioielleria. In fuga il terzo complice, che è ricercato dalle forze dell’ordine.

L’iscrizione nel registro degli indagati del gioielliere che ieri sera, a Frattamaggiore, ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio, “è un atto dovuto” e “qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare accertamenti, verrà presa domani, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo. Il procuratore ha sottolineato che, al momento, “nessun elemento fa ritenere che si sia trattato di omicidio volontario”. “Dal punto di vista tecnico – ha spiegato Greco – se si procede con l’esame autoptico è necessario inviare un avviso al gioielliere perché è giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito. Per inviare un avviso è però necessaria l’iscrizione nel registro degli indagati”. In merito al reato da ipotizzare, Greco ha detto che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa. In Italia, – ha ricordato – deve essere dimostrata da colui che sostiene di essersi legittimamente difeso”.

(ANSA)

Redazione

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