Casapulla. Bosco: “Amministrazione faccia passo indietro”
Dopo il consiglio comunale di mercoledì mattina che ha palesato ancora di più la crisi dell’amministrazione, diretta da Michele Sarogni, con la bocciatura da parte dell’aula della tariffe, il capogruppo di ‘Campania libera’ Luigi Bosco interviene sull’attuale situazione politica di Casapulla.
«Alle elezioni amministrazioni del 2014 – fa sapere Bosco – la comunità casapullese ha assegnato il timone amministrativo alla lista ‘Casapulla Domani’ e non solo al candidato sindaco Sarogni, ragion per cui, quando più dei due terzi della stessa, tra eletti e non, vengono tagliati fuori dall’azione di governo locale, diventa atto dovuto da parte del primo cittadino registrare che la volontà popolare non è più adeguatamente rappresentata nelle istituzioni e ridare la parola ai cittadini. Il 25 maggio 2014 i casapullesi hanno liberamente deciso che le scelte politiche locali dovevano essere condivise anche con Luigi Bosco, Marialaura Buro, Raffaelina Dragone, Elpidio Gagliardi, Maddalena Natale, Marco Santamaria, Francesco Sorbo, Luigi Tecchia, e non congegnate solo tra sindaco, tre consiglieri comunali ed un ristretto ‘cerchio magico’ che ha grosse ed evidenti responsabilità in ordine alla cattiva tenuta del progetto politico ‘Casapulla Domani’. Non era questo lo spirito che ha animato ed entusiasmato la tornata elettorale della primavera del 2014. Invito l’attuale amministrazione – continua il consigliere di ‘Campania libera’ – a mettere nero su bianco opere che alla data odierna sono stati realizzate sotto il suo impulso e che non rappresentano la prosecuzione di progetti avviati dalle passate gestioni. Sotto l’aspetto culturale, continuano ad affermare che le realtà limitrofe prendono spunto dalle iniziative di Casapulla; a questo punto, ci spieghino come mai in occasione della prima vera iniziativa intercomunale di carattere turistico- culturale, ossia la costituzione del distretto turistico ‘Appia Antica’, l’unico paese a non farne parte è proprio il nostro. Nulla è stato detto sui finanziamenti non approvati per inadeguatezza documentale (giostrine per disabili, Notte dell’Appia), sulle proposte di finanziamento di progettazioni ancorate agli ultimi posti di lunghissime graduatorie od ancora su opere più volte annunciate ma mai seriamente nemmeno immaginate (progetto Piazza Stroffolini, Cavalcavia su A1). Si evita, poi, di toccare l’argomento dei lavori ai marciapiedi sull’Appia, commissionati e realizzati sotto l’attuale amministrazione. Possiamo definirci soddisfatti della qualità dei lavori effettuati? E sul livello di tenuta del manto stradale? Dei lavori al cimitero, avviati molti anni fa, ancora non ci è dato sapere circa i tempi. E’ stato di recente approvato un cronoprogramma che avrebbe dovuto vedere realizzato entro il prossimo 6 aprile il parcheggio confinante con Viale del Silenzio. Altro fumo negli occhi. Sul Piano Integrato Territoriale relativo al Distretto Industriale Sant’Agata dei Goti, il progetto di completamento è fermo al palo e non si intende prendere un’iniziativa seria al riguardo. Come si intende giustificare, poi, il livello di abbandono e di degrado di alcune zone del paese, dove, dopo le 19, è come se calasse il coprifuoco, non essendoci aree attrezzate per ricevere giovani ed adolescenti. Da un punto di vista politico – prosegue Bosco – si è iniziato col mortificare gli eletti e le loro professionalità introducendo il principio che una giunta tecnica avrebbe potuto salvare Casapulla (giugno 2016), si è continuato nell’allontanare gruppi di consiglieri che hanno contribuito in maniera determinante all’elezione del sindaco (dicembre 2016), con la scusa che v’era bisogno di ritornare ad assessori interni, smentendosi poi dopo un anno esatto (dicembre 2017) nominando nuovamente due assessori esterni. Dispiace il modo in cui si pensa di prendere in giro i cittadini gridando allo scandalo in merito alla presunta nomina di un commissario, omettendo di dire che trattasi di un Prefetto, uomo delle Istituzioni, che avrebbe esattamente il compito di portare, quale arbitro imparziale, il Comune alle elezioni amministrative che si terranno in ogni caso nei prossimi mesi. C’è bisogno – conclude Bosco – di tanta umiltà e rispetto per i compagni di viaggio che hanno combattuto per la vittoria elettorale, per i cittadini che ci hanno votato perché credevano nel ‘nostro’ progetto, oggi miseramente fallito, per le istituzioni, che tutto devono essere fuorché teatro di lotte dove uccidere con arroganza la volontà popolare sancita dalle urne».