Caso Tirrenia, Sinlai: “A bordo personale solo Italiano e la compagnia è costretta a scusarsi per una cosa che dovrebbe essere legge?”

Dopo la pubblicazione di una pubblicità sull’Avvenire e su altri quotidiani, è scoppiata la polemica contro Vincenzo Onorato, armatore delle compagnie Moby e Tirrenia. Lo slogan della campagna pubblicitaria cita:” Il nostro personale? È tutto Italiano… Scegli chi naviga Italiano”. Da qui sono partiti insulti ed inviti a boicottare le due compagnie, accusate di razzismo, tanto da costringere Onorato a giustificarsi pubblicamente e a chiedere scusa.

Sulla vicenda interviene il Sinlai – Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani, organizzazione sindacale vicina al movimento politico Forza Nuova, che in una nota a firma del Segretario Nazionale Valerio Arenare dichiara: “la vicenda Tirrenia e Moby è assurda. In un Paese con un tasso di disoccupazione così alto, dovrebbe essere un’iniziativa apprezzata e non condannata. La volontà del Sig. Onorato è di combattere la disoccupazione dei marittimi Italiani in un periodo in cui le compagnie concorrenti preferiscono assumere all’estero personale a costi bassissimi, danneggiando così i nostri connazionali. Ancor più assurdo ci pare l’intervento addirittura dell’Ufficio anti-discriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunità, che parla di violazione di parità di trattamento. Si tenta di fermare e boicottare un azienda Italiana che favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro degli Italiani, ma io mi chiedo: siamo ancora in Italia? Essere Italiani è ormai diventato penalizzante? Ora cosa accadrà alle aziende che vorranno assumere Italiani? Per paura di essere accusati di razzismo preferiranno assumere personale straniero, contribuendo alla sostituzione etnica sui posti di lavoro e ad aumentare il tasso di disoccupazione che ha già percentuali impressionanti. Si condanna una cosa che dovrebbe essere legge, ovvero dare precedenza agli Italiani, garantendo loro un lavoro dignitoso e una decente qualità di vita, sebbene ciò non sia prioritario per coloro che ci governano, sempre più impegnati ad arricchirsi per mezzo del business dell’immigrazione e ad assecondare i poteri forti. Noi siamo dalla parte di chi favorisce il Made in Italy sempre ed in ogni comparto e situazione. Salviamo l’Italia e gli Italiani, fermiamo la sostituzione etnica”.

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Redazione

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