Esplosione a Catania. Tre vittime, due sono Vigili Fuoco: in casa trovate tre bombole

Almeno tre vittime, due vigili del fuoco e una terza persona trovata carbonizzata. E’ il bilancio dell’esplosione che si è verificata in una palazzina a Catania secondo quanto ha confermato anche il sindaco Enzo Bianco. Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi. L’esplosione si sarebbe verificata al piano terra di una palazzina in via Sacchero. Secondo le prime informazioni, la squadra dei vigili del fuoco sarebbe stata chiamata per una fuga di gas e, una volta arrivata in zona, avrebbe tentato di aprire una porta. In quel momento si sarebbe verificata l’esplosione, che avrebbe coinvolto tutta la squadra.

 Indagini di periti che saranno nominati dalla Procura cercheranno di capire l’esatta dinamica dell’esplosione al piano terra di una palazzina di via Garibaldi che ha provocato la morte dell’uomo che viveva in quella casa e di due vigili del fuoco e il ferimento grave di due loro colleghi. Al momento l’unica certezza è che l’esplosione è stata dall’interno verso l’esterno, come dimostra anche la porta d’ingresso che la deflagrazione ha fatto ‘volare’ per alcuni metri prima di ‘cadere’ su un’auto posteggiata. La squadra, con 5 uomini in servizio, era arrivata su segnalazione di una fuga di gas di un vicino, che ha poi avrebbe detto di avere visto un pompiere con una motosega in mano. Ma anche se l’avesse usata non è detto che le scintille abbiamo causato l’esplosione perché è stata dall’interno verso l’esterno. E’ più probabile che la causa sia da ricercare dentro la casa dopo la squadra mobile ha trovato e sequestrato tre bombole di gas Gpl. Nelle ricostruzioni possibili non si esclude neppure la tesi del suicidio, ma l’uomo potrebbe anche essere svenuto per un malore o per l’esalazione del gas che ha saturato l’ambiente comprimendo le parete e spingendo verso l’esterno. Sarà l’inchiesta della Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro, a fare chiarezza su dinamica ed eventuali responsabilità. Oggi potrebbero essere dati gli incarichi per l’autopsia sui tre corpi.

Indagini di periti che saranno nominati dalla Procura cercheranno di capire l’esatta dinamica dell’esplosione al piano terra di una palazzina di via Garibaldi che ha provocato la morte dell’uomo che viveva in quella casa e di due vigili del fuoco e il ferimento grave di due loro colleghi. Al momento l’unica certezza è che l’esplosione è stata dall’interno verso l’esterno, come dimostra anche la porta d’ingresso che la deflagrazione ha fatto ‘volare’ per alcuni metri prima di ‘cadere’ su un’auto posteggiata. La squadra, con 5 uomini in servizio, era arrivata su segnalazione di una fuga di gas di un vicino, che ha poi avrebbe detto di avere visto un pompiere con una motosega in mano. Ma anche se l’avesse usata non è detto che le scintille abbiamo causato l’esplosione perché è stata dall’interno verso l’esterno. E’ più probabile che la causa sia da ricercare dentro la casa dopo la squadra mobile ha trovato e sequestrato tre bombole di gas Gpl. Nelle ricostruzioni possibili non si esclude neppure la tesi del suicidio, ma l’uomo potrebbe anche essere svenuto per un malore o per l’esalazione del gas che ha saturato l’ambiente comprimendo le parete e spingendo verso l’esterno. Sarà l’inchiesta della Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro, a fare chiarezza su dinamica ed eventuali responsabilità. Oggi potrebbero essere dati gli incarichi per l’autopsia sui tre corpi.

(ANSA)

Redazione

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