(VIDEO) GdF intercetta veliero con migranti nel Brindisino: arrestati tre scafisti
L’imbarcazione sospetta è stata intercettata, martedì sera, al largo delle coste brindisine, dalle unità aeronavali degli assetti della Guardia di Finanza impegnate nell’operazione “THEMIS 2018” e dell’Agenzia FRONTEX coordinata, a livello nazionale, dall’lnternational Coordination Centre (I.C.C.) istituito presso il Comando Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Pratica di Mare (RM) e in Puglia, dal Gruppo Aeronavale di Taranto.
In particolare, alle 20.00 circa di martedì scorso, i finanzieri di un pattugliatore d’altura insieme ai militari delle vedette veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari procedevano al controllo di un veliero, accertando la presenza di numerosi migranti sottocoperta, all’interno delle cabine di bordo. Il veliero monoalbero, della lunghezza di circa 15 metri, di colore blu, battente bandiera tedesca, denominato “Nordster”, veniva condotto presso il porto di Brindisi, dove giungeva nella mattinata di ieri alle ore 02.30 e sottoposto a sequestro. In banchina, era già pronto il dispositivo di accoglienza, anche sanitario predisposto dal Piano Prefettizio e attivato a cura del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, in coordinamento con la locale Prefettura e Questura.
I 48 migranti di nazionalità curda e Kosovara, di cui 30 uomini, 6 donne e 12 bambini sono stati condotti presso il locale Centro d’accoglienza di Restinco (BR). All’esito degli approfondimenti di polizia giudiziaria, svolti congiuntamente dai militari della Sezione Operativa Navale e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Brindisi, i tre skipper, V. S. di 49 anni, S.H. di 44 anni entrambi di nazionalità Ucraina e I.K. di 37 anni di nazionalità Russa, venivano arrestati per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L’operazione aeronavale della scorsa notte, condotta dalle unità aeronavali delle Fiamme Gialle, è l’ulteriore conferma dell’efficienza del dispositivo messo in atto dalla Guardia di Finanza quale “polizia del mare”, a contrasto dei traffici illeciti rivolti verso le coste nazionali e dell’Unione Europea.