Guardie Giurate, Giuseppe Alviti e Massimo Raffi mobilitano l’intera categoria
Il sacrificio umano non dove mai essere vano! E’ la conclusione cui sono arrivate le tre associazioni professionali A.G.R.I. – A.N.G.G.I. e A.N.G.P.G, supportate dalle segreterie nazionali dei due sindacati autonomi e indipendenti: S.A.V.E.S. e C.S.E, unitamente alla condivisione personale del segretario provinciale del S.I.N.A.L.V. CISAL di Lecce, S.I.N.A.L.V. CISAL della Campania e Confintesa Sicurezza Privata tutti in rappresentanza delle guardie particolari giurate italiane, sulla scia dell’emotività che ha suscitando la tragica morte del collega Franco Della Corte, in servizio presso la metro di Piscinola nel napoletano, massacrato da tre balordi per sottrargli la pistola d’ordinanza. Una goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo la moltitudine di episodi criminali, tentati e consumati, ai danni di equipaggi del trasporto valori e alle aggressioni perpetrate agli operatori impegnati nei vari servizi del controllo sociale, in ogni parte dello stivale. In questi giorni, pertanto, in maniera del tutto spontanea, si sta sviluppando un processo di collazione della categoria, che si ritroverà compatta nelle sei manifestazioni statiche, previste martedì 27 marzo nei pressi degli uffici territoriali del Governo delle maggiori città italiane: Milano, Roma, Napoli, Genova, Bari e Palermo.
Le delegazioni delle guardie giurate porteranno all’attenzione dei vari Prefetti un’analisi settoriale con cui si individueranno le proposte operative inerenti il ruolo giuridico dei lavoratori interessati, nonché il rispetto delle regole contrattuali, delle normative di settore e della legislazione sulla sicurezza sul lavoro, sollecitando gli organi di controllo alla verifica di tutti gli obblighi in capo alle imprese di di vigilanza, lasciati troppo liberi di perseguire interessi contrari alla loro utilità sociale, viziando il mercato con conflitti e accordi di cartello, dumping sociale e svendendo i servizi offerti anche con semplici ruoli del controllo passivo, dequalificando la professionalità e la considerazione sociale di tutte le guardie giurate addette alla vigilanza attiva. Il sacrificio umano impone pertanto un impegno deciso da parte di tutti gli attori e le parti sociali in campo, sollecitando l’opinione pubblica a prendere atto: che le guardie giurate sono un elemento fondamentale del sistema di sicurezza italiano, fondamentale per la serenità dei territori e dei cittadini.