Lavoro nero, blitz GdF nei comuni della provincia casertana
I Reparti operativi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta operano nel costante controllo del territorio anche al fine di reprimere il fenomeno dell’abusivismo commerciale e dei connessi illeciti contro l’ambiente. Nell’ambito di questo vasto piano operativo, obiettivo primario è inoltre quello di contrastare il lavoro sommerso, l’evasione contributiva, previdenziale ed assistenziale, ponendo un freno all’utilizzo di manodopera irregolare.
In tale ambito, durante gli ultimi mesi, i finanzieri della Compagnia di Marcianise hanno posto in essere numerosi interventi durante i quali sono individuate diverse aziende completamente abusive, prive di qualsiasi titolo autorizzatorio all’esercizio dell’attività, in cui sono stati sorpresi diversi lavoratori “in nero”, i quali, in assenza di precauzioni e tutele, erano costantemente esposti ad esalazioni nocive derivanti dall’uso sconsiderato di pitture, collanti ed impregnanti.
Le ispezioni hanno interessato circa una ventina di aziende finite sotto la lente d’ingrandimento dei finanzieri in quanto operanti nei settori economici a maggior rischio ambientale: officine meccaniche, carrozzerie, falegnamerie e imprese edili.
Più del 50 % delle verifiche si è concluso con la contestazione di gravi illeciti e con l’identificazione di lavoratori “in nero”. Oltre all’applicazione delle previste sanzioni amministrative in materia di abusivismo commerciale e sommerso da lavoro, ben 11 di questi imprenditori sono stati anche denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di illecito smaltimento dei rifiuti e violazioni varie delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.
Gli interventi hanno finora interessato i comuni di Marcianise, Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo e San Felice a Cancello, dove sono state sequestrate complessivamente 11 attività commerciali totalmente abusive (di cui 6 autocarrozzerie, 2 falegnamerie, 1 officina di lavorazione metalli, 1 rivenditore di materiale edile e 1 salone di bellezza). Inoltre, nei confronti di altre 3 attività commerciali (2 falegnamerie e 1 autocarrozzeria), sono state sospese le attività commerciali atteso che il numero di dipendenti irregolari era superiore al 20% del personale complessivo ivi impiegato.
In data odierna gli ultimi riscontri positivi: ancora una falegnameria e un’autocarrozzeria sequestrate a Maddaloni, di cui la prima completamente abusiva e la seconda priva della prevista Autorizzazione Unica Ambientale.
L’azione di controllo, proseguirà, comunque, senza soluzione di continuità, anche durante i prossimi mesi.