Napoli. Morte vigilante, Ronghi: “Tavolo Prefettura dia risposte concrete”
“Dall’Eav lacrime di coccodrillo e nessun riguardo per gli uomini impegnati nella vigilanza presso I siti di pertinenza”. E’ quanto afferma il Segretario Generale del Fronte Italiano per il Lavoro e la Partecipazione-CNAL, Salvatore Ronghi.
“L’Eav e’ la stessa azienda che non ha garantito la piena occupazione nel passaggio di cantiere nella aggiudicazione dell’appalto, licenziando numerosi lavoratori addetti alla vigilanza armata? L’Eav e’ quell’azienda che, per ‘risparmiare’, fa utilizzare all’istituto subentrante personale di portierato per i servizi di vigilanza? E’ questa la sicurezza che Eav garantisce sia agli utenti del trasporto pubblico che agli stessi lavoratori? – chiede Ronghi che poi aggiunge: “la verità e’ che, a piangere I morti e I licenziati di questo settore, restano solo le loro famiglie e che nulla viene fatto, cosi’ come Eav nulla ha fatto, in termini di prevenzione e di tutele”.
“Come Filp-Cnal, riteniamo che, proprio in considerazione della gravita’ sociale che vive il nostro territorio, gli istituti di vigilanza devono migliorare la qualità e non ripiegare su contratti gialli che vanno a discapito dei lavoratori e della sicurezza” – aggiunge Ronghi – per il quale ” I capitolati d’appalto non possono sostenersi solo con drastici tagli finanziari, tanto che molti lavoratori di questi istituti sono costretti a prestare servizi ad alta pericolosità e nella massima solitudine e senza difese neppure in termini di status giuridico. Auspico – conclude Ronghi – che, nella riunione indetta dal Prefetto di Napoli, si discuta di queste cose per dare risposte concrete e che non si trasformi in un tavolo di commemorazione”.