Padova. Proposta Lega: ‘stop ideologia comunista’. PC: “Impossibile equipararci ai fascisti”
“Dopo la mozione anticomunista del Consiglio Comunale di Soragna, ecco che la politica reazionaria (forte del recente risultato elettorale) ci riprova a Padova. Il 20 marzo 2018, è stata depositata in Comune la mozione per la messa al bando dell’ideologia comunista. A depositarla un consigliere comunale della Lega Nord. Una mozione delirante che impegna il Sindaco ad avanzare al Governo la richiesta di perseguire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del Partito Comunista, ovvero le relative ideologie”. Si insiste quindi ad equiparare il Partito Comunista al partito fascista, quest’ultimo braccio armato degli interessi della borghesia”. E’ il commento del coordinamento regionale del Partito Comunista Veneto.
“L’ideologia comunista e il PCI in Italia hanno fatto avanzare e di molto le rivendicazioni della classe operaia, basti pensare alle lotte per i diritti sul salario, sull’orario di lavoro, al loro appoggio per la legge sul divorzio e quella sull’aborto. Tutte conquiste che senza l’indispensabile apporto dei comunisti non si sarebbero mai potute ottenere. Conquiste che, nonostante i tentativi di smantellamento degli ultimi decenni, sono patrimonio del proletariato. Non è un caso dunque che, dopo l’eliminazione di tutti quei risultati storici conseguiti dai comunisti nel secolo scorso, l’interesse sia rivolto adesso al mezzo a cui i lavoratori possono ancora rivolgersi per lottare, il Partito. Noi comunisti ce lo aspettavamo. La storia la sappiamo ben interpretare, proposte del genere vengono fuori quando si vuole stroncare sul nascere la possibilità che riemerge nuovamente una nuova coscienza di classe. Il capitale ha paura. Il Partito Comunista e i militanti tutti sono orgogliosi della propria appartenenza politica. Rivendichiamo come nostro patrimonio la Falce e il Martello quali simboli dell’emancipazione dei lavoratori”.