Qualiano. Ecco lo Sportello Donna: operativo da lunedì
Ha le pareti tinteggiate di rosa e sulla targa alla porta vi è un fiocchetto ad indicare che quella stanza è una zona franca, per le donne. E’ la sede dello “Sportello di Ascolto”, ubicato al secondo piano della Casa comunale e che darà le prime indicazione a chiunque chiamerà lo 0818192267, per chiedere aiuto. Lo Sportello sarà perfettamente operativo da lunedì mattina negli orari di ufficio.
Ricordiamo che lo “Sportello di Ascolto” è una delle iniziative concrete messe in campo dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ludovico De Luca.
“E’ un modo per far sapere alle donne che non sono sole, che devono sentirsi libere, che soprattutto hanno la possibilità di superare qualsiasi muro posso limitarne il cammino verso percorsi di consapevolezza ed indipendenza. -ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità, Valentina Biancaccio– Abbiamo fatto grandi passi avanti, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare per le donne, per garantire diritti in campo, finora negati.”
A fare da front al contatto telefonico ed offrire le prime indicazioni saranno Phanny Gala e Teresa Micillo, che al momento collaborano con l’Ente di Piazza del Popolo.
Questa mattina, poi, alla presenza di cittadini ed Amministratori, è stato anche scoperto il cartello che dichiara Qualiano “Città contro la violenza sulle Donne”. Il cartello è stato posizionato in via Santa Maria a Cubito, altezza Rotonda Auchan, ma la stessa insegna verrà messa in tutti gli altri ingressi che segnano i confini della città di Qualiano.
“Pensiamo di aver fatto una buona cosa, schierandoci a favore delle donne con l’istituzione dello Sportello Donna, la costituzione di parte civile nei processi, che le vedono vittime, le Case accoglienza. Le nostre cittadine devono sapere che siamo sempre al loro fianco qualora ne dovessero avere bisogno.- ha affermato il sindaco Ludovico De Luca– Siamo convinti che queste che possono essere cose semplici, sono, invece, un passo avanti verso la civiltà. Sono quei fili sottili, che servono realmente a chi è in difficoltà e resta in silenzio perché non sa con chi parlare. Questa cosa la facciamo sottovoce, ma vogliamo far arrivare un messaggio di sicurezza a chi soffre realmente.”