Torino. Chiusura stabilimenti FCA, PC e FGC a sostegno dei lavoratori italiani
«Ci hanno detto che la società è cambiata, che non esistono più le classi sociali, invece i padroni usano sempre la vecchia ricetta: fare i soldi sulle spalle dei lavoratori. Fino a quando si trattava di ricevere soldi dallo Stato, Marchionne e la Fiat/Fca hanno preso a man bassa; oggi, senza restituire nulla, vogliono delocalizzare e andare alla ricerca di nuovi schiavi da sfruttare». Lo dichiara Marco Rizzo, segretario nazionale del Partito Comunista che domani, venerdì 23 marzo, i militanti del partito e i giovani del Fronte della Gioventù Comunista saranno davanti alla Porta 1 di Mirafiori a Torino per sostenere la lotta dei lavoratori, in sciopero contro la chiusura degli stabilimenti FCA in Italia.
«È indicativo che di fronte a questa situazione, che riguarda il primo gruppo economico del Paese, non ci sia alcun pronunciamento di Lega e Movimento 5 stelle, che hanno vinto le elezioni. Tutti sono impegnati a dimostrare la loro finta diversità con proclami, ma sono altrettanto pronti a inginocchiarsi di fronte alle banche e ai grandi industriali. Noi Comunisti riprendiamo in mano l’unica forma di lotta possibile ed efficace: quella di classe e internazionalista».