Vitulazio. Cantiere rifiuti, Comune paga retribuzione gennaio: soddisfazione Flaica CUB

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, finalmente anche la 15° unità è stata inserita nell’elenco dei lavoratori da retribuire direttamente dal Comune. Va riconosciuto un grande merito anche al dirigente Comunale che ha condiviso la nostra interpretazione della normativa disciplinata dal Nuovo Codice sugli Appalti Pubblici ed alla Commissione Straordinaria che ha autorizzato la disposizione. Infatti in data 07 marzo u.s. il Comune ha determinato il pagamento diretto delle spettanze del mese di gennaio alle 15 unità e, diversamente da quanto autorizzato nella precedente determina, sono state liquidate anche le retribuzioni di dicembre e gennaio al dipendente che era stato escluso”. Lo dichiara la sigla sindacale Flaica CUB.

“La FLAICA CUB da diverso tempo è orientata a chiedere ai Comuni l’osservanza di quanto previsto dall’art. 30 del D.lgs. 50 del 2016 in special modo in quei cantieri in cui le aziende, a causa di difficoltà economiche strutturali, sono impedite a provvedere con puntualità ed in autonomia al pagamento degli stipendi ai lavoratori. Questo episodio rappresenta un precedente positivo rispetto anche a quanto sosteniamo da tempo, ovvero, che il Comune debba provvedere al pagamento diretto delle retribuzioni a tutti i lavoratori impiegati dalle società per l’esecuzione del contratto e non solo a quelli che formano la pianta organica del cantiere. Per queste ragioni eravamo nettamente contrari all’esclusione del dipendente dal precedente pagamento diretto, se non altro perché lo stesso aveva presentato un ricorso ai sensi dell’ex art.700 del c.p.c. il quale era stato accolto dal Giudice del Tribunale del Lavoro, che aveva sentenziato il reintegro sul posto di lavoro poiché il lavoratore presentava tutti i requisiti previsti dalla legge. Pertanto accogliamo con enorme favore che anche i dirigenti del Comune di Vitulazio ed i componenti della Commissione Straordinaria, ritengano che la normativa applicata per adempiere a quanto disciplinato dal D.lgs. 50 del 2016 sia cosa ben diversa dal riconoscere l’acquisizione di diritti, per i quali, bisogna necessariamente recarsi presso strutture deputate ad emettere sentenze”.

Redazione

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