Aversa. Un giro nei luoghi della movida: tra caos, droga e alcool
Bagordi, irregolarità, risse. E’ quello che si vive nel fine settimana nei luoghi della movida aversana. Da tempo residenti e cittadini si lamentano per quella movida che se non controllata, può portare, come spesso raccontiamo, violenze, arresti e quant’altro.
Per questo sabato siamo stati tra i ‘baretti’ accompagnati da chi frequenta la zona. Lui, Francesco (nome inventato), decide di rimanere anonimo. Ci racconta cosa succede in quelle ore tra alcool e droga.
“In questi posto si vedono sempre più ragazzi (per di più minorenni). Molti di loro abusano di alcool e di sostanze sotto gli occhi di tutti, si rollano una “canna” e la fumano come se fosse un vanto, uno “status symbol”, dopo aver comprato hashish da uno spacciatore nei dintorni, regalando i soldi dei propri genitori alla criminalità organizzata e inalando sostanze tossiche e nocive. Comprano stupefacenti da due ragazzi, forse della zona. Solitamente vendono dai 2 ai 5 “pezzi di fumo”.
Alla domanda come si sente a frequentare queste zone che per lui è un ‘divertimento moderato’ per rilassarsi dopo una settimana di studio o lavoro, ci risponde così: “Personalmente mi sento sempre più in pericolo sapendo che sono in tantissimi a fare uso di queste sostanze, conoscendo gli effetti dato che vedo direttamente queste persone prima e dopo l’utilizzo di esse, e sapere che potrebbero essere in qualche strada più isolata o in macchina nello stesso momento in cui attraverso io quella data strada mi mette i brividi. Bisogna fare di più. La movida è fatta per divertisi in modo regolare e non sballarsi per poi essere incuranti di sé stesso e degli altri. Dobbiamo combattere questa nuova forma di pericolo e illegalità”.