Aversa. Mensa scolastica, Associazione Genitori Quarto Circolo scrive al Sindaco e Consiglieri
Ormai sono diversi mesi che l’Associazione Genitori Quarto Circolo segnala problematiche riguardanti il servizio comunale di refezione scolastica. A nostro parere, la situazione non risulta positiva.
Il sistema dei controlli, previsto dal Capitolato e dal Codice degli Appalti, non è stato “messo a sistema” in quanto il Direttore Esecutivo Contrattuale (DEC), dopo le dimissioni del Dott. Fabio Ucciero, non è stato più sostituito. La mancanza di questa figura professionale rende fortemente invalidante l’esercizio complessivo delle funzioni di controllo, che restano demandate alle sole Commissioni Paritetica e Mensa. A questi organi, infatti, è riconosciuto il solo compito di valutare la quantità e la qualità organolettica delle pietanze (sapore, consistenza, odore).
Ne deriva che, malgrado la buona volontà dei diversi genitori che prendono parte a queste Commissioni, il controllo tecnico‐scientifico teso a verificare le condizioni oggettive del servizio, legate sia alle condizioni igieniche relative alla somministrazione dei pasti che quelle riguardanti la qualità degli alimenti, non viene di fatto esercitato da nessun organo competente.
Per motivazioni simili non crediamo che la soluzione di delegare l’esercizio della funzione di controllo analitico delle pietanze a laboratori selezionati, possa essere una soluzione efficace. Il solo monitoraggio analitico risulta di scarsa utilità se non viene accompagnato dall’interpretazione dei dati di un esperto. Per capirci, a cosa servono delle analisi del sangue se non abbiamo un buon medico che le sappia interpretare e per capire se c’è qualcosa che non va?
La nostra Associazione ha ascoltato le esperienze di diversi genitori che prendono parte alle Commissioni Mensa di diversi circoli didattici cittadini. Le posizioni di questi ultimi sono tutte abbastanza simili: Poche possibilità di esercitare un controllo oggettivo; Scarso peso nel pretendere che alcune irregolarità, seppur segnalate, vengano tradotte in sanzioni. Da ciò riteniamo che le Commissioni Mensa possano e debbano svolgere un importante ruolo di supporto al DEC, ma a parer nostro, non è possibile ritenere che possano addirittura sostituirlo. Finiscono per aggravare la nostra preoccupazione la mancata disponibilità, manifestata dall’amministrazione comunale, di rendere pubblica la documentazione riguardante l’offerta tecnica migliorativa con cui la ditta si è aggiudicata la gara, le caratteristiche merceologiche dei prodotti, utilissime per verificare se la qualità delle materie prime corrisponde a quanto stabilito, e le relazioni prodotte dal DEC (con allegati annessi) riguardanti l’esito dei sopralluoghi presso diversi Istituti scolastici prima che quest’ultimo terminasse il suo mandato. Ci chiediamo: Se l’amministrazione pubblica si ispira, giustamente, al principio della trasparenza e della tutela degli interessi del cittadino, perché non rende pubblica la suddetta documentazione?
A parer nostro la mancanza di un efficace sistema di controlli sta avendo conseguenze sulla qualità e sulla quantità dei pasti consumati. Ci risulta che, soprattutto negli ultimi tempi, stia diminuendo fortemente il numero di pasti consumati integralmente dai bambini. Ne risulta, di conseguenza, che i bambini si alimentano poco e che molti pasti vengono letteralmente buttati. Ci viene segnalato che lo spreco di cibo è grande. A questo stato di cose, diversi genitori hanno posto rimedio letteralmente abbandonando la fruizione del servizio pubblico, preferendo far portare ai propri figli il pasto da casa. Premesso che tale soluzione rientra pienamente nel diritto del genitore (come riconosciuto dalla Sentenza n. 1049/2016 della Corte di Appello Torino del 21.06.2016 e dalla nota n. 348 del 03.03.2017 del MIUR – Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione), sarebbe opportuno riconoscere nelle condotte di questi genitori la sfiducia, la preoccupazione e la stanchezza per non vedersi riconosciuto il diritto ad usufruire di un servizio pubblico di qualità. Ciò detto, chiediamo che le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, ascoltino le preoccupazioni dei genitori e sappiano con determinazione interpretare il loro forte disagio. Si apra una discussione pubblica sul tema della refezione scolastica al fine di trovare, in tempi rapidi, le opportune soluzioni affinché il servizio torni ad essere un servizio regolato da un efficace sistema di controlli e, di conseguenza, con la qualità prevista e apprezzato dai genitori. Siamo, invece, convinti che se la nostra preoccupazione dovesse restare inascoltata e le soluzioni non dovessero arrivare in tempi brevi, la strada della rinuncia al servizio pubblico sarà, purtroppo, l’unica soluzione percorribile per tante famiglie aversane che continuano a ritenere prioritario il benessere dei propri figli.
Associazione Genitori Quarto Circolo