Bellona. Caso Ilside, Favoccia: “Occorre intervento del governo”

Nei primi giorni del mese di Aprile le tonnellate di rifiuti non rimossi dalla “ex Ilside” di Bellona hanno emesso nuove fumarole tossiche, che hanno provocato le proteste dei residenti allarmati dai lamentati bruciori alla gola, dai dolori di testa, dalle nausee e dai mal di stomaco.
La storia ha inizio nel Luglio 2017 allorquando i rifiuti industriali stoccati nel sito prendono fuoco, dando origine ad una nube di colore nero, tipica degli incendi ad alta tossicità. Da quel momento (sono trascorsi 10 mesi) si attende una bonifica dei territori che si è persa nei rivoli burocratici e nei rimpalli amministrativi, il tutto mentre nell’aria viene certificata la presenza di formaldeide, benzene, amianto ed acetaldeide. Un disastro ambientale che tornerà di scottante attualità Sabato 14 allorquando comitati ed organizzazioni territoriali daranno vita ad una manifestazione di protesta lungo le strade del comune del casertano.

“Parteciperò al corteo organizzato dal Comitato Cittadino Bellona/Triflisco per portare tutto il sostegno e la solidarietà della categoria nazionale ai lavoratori ed i cittadini” ha dichiarato il sindacalista Roberto Favoccia, segretario nazionale della Ugl Igiene Ambientale. “E’ necessaria un’urgente messa in sicurezza del sito ed è triste constatare come mentre le nostre terre soffrono di avvelenamento, le istituzioni litigano. Ci sono ben 3 società pubbliche regionali che potrebbero occuparsi di bonifiche, ma la mala gestio è sotto gli occhi di tutti, a questo punto urge un intervento del governo centrale”.

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Redazione

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