Napoli. Extracomunitario aggredisce medici al Vecchio Pellegrini, FN: “Pugni in faccia alla nostra sanità”
“L’aggressione multipla avvenuta nel pronto soccorso napoletano desta ulteriore inquietudine e pone in essere alcune problematiche. Non siamo al corrente della nazionalità del migrante, ma assai probabilmente si tratterà di un clandestino. L’ennesimo prodotto degenere dell’ipocrita filantropismo di sinistra, volutamente ignaro dell’impatto antropologico che tale fenomeno sta arrecando all’Italia. Molto più grave, però, è sguarnire i “pronto soccorso” di essenziali servizi d’ordine affinché certe prevedibili escandescenze possano stroncarsi sul nascere, così come ha giustamente lamentato il rappresentante sindacale di medici e infermieri”. E’ quanto dichiara il coordinamento provinciale di Forza nuova Napoli.
“Se non si opera in clima di assoluta serenità e sicurezza, così come dovrebbe essere in un normale contesto sanitario, i rimedi finiscono per tradursi più dannosi del male. Ecco perché Forza Nuova va a monte del problema e punta l’indice sui tagli sistematici che il sistema sanitario campano si è visto infliggere negli ultimi anni. Tagli che dovevano in teoria ripianare il disavanzo scaturito da anni di corruzione, malagestione e di clientelismo, ma che si riverberano inevitabilmente sulla qualità dei servizi e delle prestazioni. Paga, quindi, la gente. Pagano i dipendenti. Non paga l’indegna categoria politica campana, che resta lì impiantata nelle sue infinite prerogative, pronta a pretendere da tutti sacrifici e ticket “lacrime e sangue”. A tutti,meno che a loro, i veri reprobi. Se non si procede all’estirpazione di tale bubbone, la nostra terra vivrà sempre nelle ambasce dell’inefficienza e della miseria. Quanto ai “pronto soccorso”, alla caterva di dispense sociali sempre più ad appannaggio di un’immigrazione pretenziosa, brutale, che mostra impavidamente i propri muscoli, possiamo ante litteram prevedere le conseguenze di ordine strutturale di una tale distonia e il marasma che scaturisce dall’assurda pretesa di accogliere senza porre adeguati limiti”.