Napoli. Ronghi: “De Luca propone solito ‘pacco formazione'”

“De Luca propone solo il “pacco” della formazione e non lavoro vero”. E’ quanto ha affermato il Segretario federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, sul piano per il lavoro proposto dal governatore della Campania nel corso della conferenza stampa tenuta, stamani, per presentare il “Manifesto per lo sviluppo e per il lavoro nel Sud”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato i componenti dell’Organismo costituente Pino Palmieri, Pasquale Pollio e i dirigenti delle province campane, Luigi Ferrandino, Viola Cuomo, Mario Forgione, Vincenzo Tavoletta, Carmela Pisacane, Paolino Vassallo e Daniele Esposito.

“Il Sud non può continuare ad essere vittima della demagogia dei 5 stelle e dei nuovi “pacchi” di pseudo-formazione, che riportano la Campania a trent’anni fa, proposti da De Luca – ha sottolineato Ronghi – che ha rimarcato: “un presidente della Regione che non riesce a stabilizzare i lavoratori della sanità, a governare le partecipate, a garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori idraulico forestali, si inventa un piano “clientelare-elettorale” con il quale propone la solita formazione, facendola passare per lavoro, e “vende merce non propria”, in quanto non ha alcuna competenza sulle assunzioni negli Enti locali, tanto che non riesce nemmeno ad attuare la legge regionale per l’assunzione nei Comuni dei lavoratori dei Cub”.

“De Luca ripropone la visione assistenziale della becera sinistra – ha aggiunto Ronghi – mentre, per affrontare il dramma della disoccupazione, occorre una visione imprenditoriale, che renda i giovani disoccupati protagonisti del proprio futuro, e che crei le condizioni per creare sviluppo economico e lavoro vero. Per questo, occorre superare gli inutili patti per le Regioni firmati dal governo Renzi e dare vita ad un Tavolo di coordinamento tra Governo e Regioni per puntare su un grande piano infrastrutturale e sulla fiscalità di vantaggio, necessaria per attrarre nuovi investimenti nel Sud”.

“Sud Protagonista” propone, dunque, un “Piano straordinario contro la disoccupazione e la povertà” che punta sull’impiego di almeno 15 miliardi, da attingere alla provvista dei fondi europei e nazionali già destinati alle Regioni del Sud, per creare 300.000 nuovi posti di lavoro” ed individua i settori strategici sui quali puntare: l’innovazione nelle Piccole e Medie Imprese per creare 50 mila posti di lavoro per giovani tra i 18 e i 35 anni, con il “Bonus Gioventù”; un Programma rivolto alle PMI del Sud che preveda investimenti ed innovazione tecnologica da un minimo di 50.000 a un massimo di 250.000 euro, prevedendo assunzioni stabili e puntando sulle eccellenze italiane presenti nel nostro mercato; il rinnovamento della Pubblica Amministrazione attraverso la creazione di 100 mila nuovi posti di lavoro nella P.A., nei 2934 Comuni e nelle Province del Centro-Sud, per l’innovazione, l’informatizzazione e la digitalizzazione degli Enti; 100 mila nuove attività con il “Bonus over 35” di 50mila euro a fondo perduto ai disoccupati di lunga durata che avviano attività reddituali proprie per avviare aziende individuali, cooperative o aziende di attività artigianali, commerciali, piccola produzione o produzione di servizi; 20 mila unità come ricaduta occupazionale del potenziamento della rete dei servizi al lavoro per gli accreditati formati dalle Agenzie per il Lavoro, attraverso i consulenti del lavoro, gli Enti di formazione, etc.; 30 mila unità come ricaduta occupazionale del potenziamento del servizio di “Job Placement” nelle scuole e nelle Università, con l’obiettivo di diminuire le difficoltà della transizione scuola-lavoro; 50 mila nuovi posti di lavoro nel settore della prevenzione del dissesto idrogeologico e delle bonifiche ambientali.

Per affrontare l’emergenza disoccupazione, come misura transitoria, “Sud Protagonista” propone il “Reddito da Lavoro Sociale” a favore dei disoccupati di lunga durata che prestino attività lavorativa per almeno tre ore giornaliere in attività sociali, come la tutela dell’ambiente e il sostegno alle famiglie con bambini, anziani e diversamente abili. In questo modo, il sostegno al reddito si configura come una misura di dignità e di onore per i disoccupati in quanto collegata a prestazioni di lavoro ed impegnativa per le Istituzioni nel creare lavoro stabile e duraturo e non sarebbe una mera misura di tipo assistenziale”.

Nel documento è prevista, altresì, la costituzione della Macro Regione Meridionale, “un soggetto istituzionale di 15 milioni di abitanti capace di dare forza al Sud e di attuare una strategia di sviluppo coordinata per i diversi territori con la messa a sistema dei fondi nazionali ed europei dell’Obiettivo 1 e 2 per dare vita a grandi opere infrastrutturali; nelle more, la costituzione di un Coordinamento delle Regioni del Sud, con i relativi tavoli tecnici e settoriali, per formulare piani di investimenti per uno sviluppo reale, concreto e veloce”.

Inoltre, la Banca del Sud, per garantire non solo il supporto finanziario a tutti gli investimenti strategici, ma anche l’accesso al credito per le imprese e le famiglie meridionali, compensando la fuga degli istituti di credito dalle Regioni del Sud, ed un modello di sviluppo identitario per il Mezzogiorno incentrato sui settori-chiave: l’agricoltura, l’agroalimentare, il turismo – culturale, balneare, ambientale e rurale , la logistica, il polo aerospaziale, quello marittimo e ferroviario, quello della ricerca. Infine, un Piano Straordinario di bonifica ambientale e di prevenzione del rischio sismico e del dissesto idrogeologico.

Redazione

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