Previdenza, Sinlai: “Aspettando la pensione, l’Italiano muore!”
“La situazione occupazionale e previdenziale dei giovani italiani è drammatica. A dirlo non è un pericoloso complottista, bensì il presidente dell’INPS, Tito Boeri. Intervenendo nel corso di un convegno sul welfare dei Millennials, Boeri ha evidenziato come la disoccupazione giovanile sia aumentata del 50% negli ultimi anni. Nello specifico, ha preso come campione di riferimento i ragazzi nati negli anni ’80, per i quali l’età pensionabile, stanti le condizioni normative attuali, avrebbe superato abbondantemente i 70 anni. Ciò a causa di lunghi periodi di inoccupazione e conseguenti vuoti contributivi, che dilazionerebbero oltremodo la maturazione della pensione”. Lo sottolinea in una nota il Sinlai – Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani.
“Inoltre, a causa della crescente precarizzazione del lavoro, le aziende tendono sempre più ad assumere giovani con formule contrattuali che consentano di eludere l’obbligo contributivo. Se, infatti, è vero che nell’ultimo anno la disoccupazione è leggermente calata, è altrettanto vero che la precarietà ha raggiunto il suo massimo storico. Calano i contratti a tempo indeterminato ed aumentano stage e tirocini, veri e propri strumenti che permettono di usufruire di lavoro a bassissimo costo e, soprattutto, di celare forme di sfruttamento vero e propria della forza lavoro”.
“Da anni – rimarca Valerio Arenare, Segretario Nazionale SINLAI – denunciammo la crescente disoccupazione giovanile e la vergognosa precarizzazione del lavoro in Italia. Ormai anche l’INPS denuncia l’insostenibilità della situazione, mentre i governi fanno orecchie da mercante e propalano notizie surrettizie circa una presunta quanto inesistente uscita dalla crisi”.