Roma. Camping River, Associazione Nazione Rom denunciano minacce ricevute da Casapound

A Roma Capitale, il 18 aprile 2018, subito dopo le operazioni condotte c/o il Camping River, dal Comandante della Polizia Municipale di Roma Capitale, Antonio di Maggio che, vestito con giubbotto di pelle nera ed anfibi, rasato, sostenuto da 60 agenti in tenuta antisommossa, con l’ausilio di 40 autoveicoli, giubbotti antiproiettili, tutti schierati contro donne, anziani, bambini, disabili ed uomini inermi, l’organizzazione razzista, fascista e nazista CasaPound Italia, per bocca del suo Vice Presidente Andrea Antonini, ha annunciato una manifestazione, in Via Tenuta Piccirilli angolo Via Tiberina, per il prossimo 26 aprile 2018, alle ore 17.00, per chiederne la chiusura, definendolo un “esempio perfetto di abuso ed illegalità” e fermare “degrado e criminalità“.

Il 19 aprile 2018, alle ore 14.52, sul sito facebook di CasaPound Italia, compare un post, riportante una agenzia di stampa della redazione di Adkronos che annuncia una manifestazione promossa dall’Associazione Nazione Rom (ANR) e dal Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC) davanti al Camping River, in Via Tenuta Piccirilli per protestare pacificamente ed opporsi “al razzismo e agli abusi di stato” e “contro il Piano Rom di Virginia Raggi ed il tallone di ferro di fascismo e nazismo“.

Il post di CasaPound Italia riceve migliaia di apprezzamenti pubblici e viene commentato dai propri esponenti e militanti con gravissime ed esplicite minacce di morte rivolte contro i cittadini residenti del Camping River: “lanciafiamme“, “a sprangate“, “al rogo“, “napalm“, “ruspe, radere al suolo e disinfettare”, “una bomba a mano e la questione è risolta“, “vanno eliminati tutti insieme a quelli che li difendono“, “olio di ricino e manganello“, “in un paese normale gli zingari non dovrebbero manco respirare“, “daje camerati”, “magari bruciassero tutti“, “un bel lanciafiamme così diamo una bella manifestazione“, “un bel treno, li carichi e via all’inferno“, “ruspe, manganelli ed asfalto“, “quando li buttiamo al mare?“, “sono la razza peggiore, sfruttano i bambini per elemosinare“, “basta un fiammifero“, “forever napalm“, “prima facciamo un corteo e poi li bruciamo“, “dinamite for ever“, “fuori a calci“, questi i contenuti ed i toni rivolti contro un’intera comunità umana.

Il 21 aprile, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’ANR si rivolge alla Questura di Roma, ottenendo l’autorizzazione per lo svolgimento di una manifestazione, davanti al Camping River, convocata alle ore 15.00 del 26 aprile 2018: “vogliamo formare un vero e proprio scudo umano per proteggere i bambini, le donne, gli invalidi, gli anziani, gli uomini del Camping River (430 cittadini, molti dei quali italiani) dalle minacce di morte prodotte dal razzismo, dal fascismo e dal nazismo“.

Il 22 aprile, ANR partecipa a Roma, c/o il Centro Sociale Officina Zero, ad una Assemblea Nazionale Unitaria di Movimento, chiedendo a “Diritti Senza Confini” sostegno e solidarietà attiva contro un concreto e reale pericolo per la vita di cittadini, la cui unica colpa è essere di etnia Rom. Tutti i bambini del Camping River, sino alla gestione del campo da parte della Cooperativa “Isola Verde” (giugno 2017) andavano a scuola, non vi erano casi di malattie infettive, non vi erano fenomeni di roghi tossici.

Il fascismo, il nazismo ed il razzismo capovolgono la realtà: al Camping River, gli “abusi e le illegalità” il “degrado e la criminalità” sono stati prodotti dalle politiche e dalle scelte del Sindaco Virginia Raggi, dal suo “piano Rom“, una autentica truffa denunciata in Procura di Roma e sulla quale pende l’inchiesta aperta ed affidata ai Pm Pioletti e Golfriedi.

In un paese normale una organizzazione come CasaPound non dovrebbe neanche esistere, ed il suoi dirigenti e militanti portati davanti ad un Giudice e processati per “minacce aggravate, diffamazione, con l’aggravante dell’istigazione alla violenza ed all’odio etnico“.

In un paese normale, il Questore ed il Prefetto di Roma dovrebbero immeditamente annullare il permesso concesso a CasaPound di manifestare nei pressi del Camping River per ragioni di sicurezza ed incolumità della vita di 430 esseri umani.

Ed invece, è in atto un vero e proprio TALLONE DI FERRO contro gli abitanti del Camping River. Dal 18 aprile, unità di strada della Polizia Municipale bloccano l’accesso, in Via Tenuta Piccirilli, alle auto condotte dai cittadini di etnia Rom. Non permettono alle persone di andare a lavorare o di rientrare nel campo. Le persone sono costrette ad andare a parcheggiare sulla Via Tiberina, a 4 chilometri di distanza dalle proprie abitazioni.

Roma Capitale sta agendo fuori e contro la legge. La Giunta di Virginia Raggi, ha approvato, in gran fretta, il 17 aprile 2018, la deliberazione n. 70: “integrazioni alla deliberazione della Giunta Capitolina n. 146 del 28 giugno 2017. Introduzione di misure di semplificazione finalizzate al superamento del Villaggio Camping River“.

La truffa anti RSC continua. Entro il 30 giugno 2018 il Camping River verrà chiuso. Si utilizzeranno i Fondi Strutturali Europei stanziati dalla Commissione Europea, tramite il Pon Metro 2014 – 2020, (894.000.000 di euro) per “consentire il rietro assistito volontario, correlate a progetti di inserimento socio-lavorativo e/o abitativo nei paesi di provenienza“. Il rientro assistito e le progettualità dovranno essere programmate con il Ministero degli Affari Esteri, la Questura, la Prefettura e gli enti e le istituzioni degli Stati di provenienza.

Ma come è possibile, programmare tutto ciò, in poco più di due mesi, quando il nuovo Governo, ancora non esiste ed i Fondi Strutturali Europei sono stati stanziati per l’inclusione dei RSC in Italia, per l’accesso in Italia a casa, lavoro, scuola e salute?

In un paese normale il Sindaco Virginia Raggi, la Giunta di Roma Capitale, il Comandante Antonio di Maggio, dovrebbero essere convocati davanti ad un Giudice, dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma e processati per evidenti frodi ed illegalità ai danni di RSC.

Per sostenere le nostre legittimi ragioni invitiamo gli esseri umani, i residenti di Via Tenuta Piccirilli, le associazioni laiche, religiose ed antirazziste, i movimenti, i sinceri democratici, a manifestare con noi, davanti al Camping River, il 26 aprile 2018, alle ore 15.00.

Associazione Nazione Rom

Redazione

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