Roma. Governo M5S-PD, FN: “Siamo unico argine al diffondersi del nuovo bolscevismo”
Checché ne dicano gli intellettuali benpensanti, la storia è ciclica e si ripete sistematicamente. Sono passati esattamente 100 anni da quando, per la prima volta, lo Stato liberale manifestò tutte le sue debolezze, prestando il fianco all’emergere del comunismo bolscevico, che minacciò la storia millenaria d’Europa per imporre un’aberrante ideologia internazionalistica e massificante.
“Oggi, un nuovo spettro incombe sull’Italia, minacciando le radici e le tradizioni culturali, sociali e storiche del Paese – dichiara Giustino D’Uva, dirigente nazionale del Sinlai – Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani – e nuovamente, approfittando della debolezza e dell’inerzia di uno Stato liberale che si è progressivamente distaccato dalle esigenze popolari, arroccandosi su interessi personali e privilegi di casta, il comunismo torna a ripresentarsi sotto mentite spoglie. Questa volta, infatti, si chiama Movimento 5 Stelle, non ha un’intellighenzia al suo servizio e nemmeno un apparato di partito degno di questo nome, eppure la minestra non cambia: internazionalismo, sostituzione etnica, massificazione dei lavoratori e la distruzione della famiglia tradizionale”.
“Teorie sospinte e finanziate dal capitalismo multinazionale che ha bisogno di una forza politica che distrugga le istituzioni tradizionali del Paese, per consegnarlo nelle mani di finanzieri e speculatori ignobili, senza Patria e senza bandiera, il cui unico scopo è sfruttare i lavoratori e massimizzare il profitto – rincara la dose Adriano Da Pozzo, dirigente nazionale di Forza Nuova – noi non lo permetteremo e guideremo, una volta ancora, le masse nazional-popolari al Governo del Paese attraverso Italia agli Italiani, l’unico argine al diffondersi del nuovo bolscevismo, che predica nuovamente l’internazionalismo e l’assoggettamento della Nazione al grande capitale finanziario”.