Sant’Arpino. Boerio: “Il sindaco non ne azzecca una: il Dup è confuso”
Martedì 17 Aprile a Sant’Arpino si è tenuto il consiglio comunale, durante il quale si è discusso e deliberato il seguente ordine del giorno: aggiornamento al DUP; Bilancio di Previsione 2018/2020; Regolamento comunale per le modalità operative di ricevimento e registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento D.A.T. – testamento biologico; Schema di convenzione per l’affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale.
Subito dopo la seduta le due consigliere di opposizione Iolanda Boerio e Maria Rosaria Di Santo hanno dichiarato: «Abbiamo deciso di votare contrari al primo, secondo ed ultimo punto, mentre abbiamo espresso voto favorevole per il Testamento Biologico. Nel corso della seduta del consiglio comunale abbiamo precisato le gravi motivazioni che ci hanno indotto a prendere queste posizioni. Purtroppo, abbiamo notato che il DUP è totalmente errato. Nel Documento Unico di Programmazione infatti, non solo mancano delle diciture ma sono anche invertiti dei passaggi, per esempio nella pagina dell’ufficio tecnico troviamo le attività sportive. Inoltre, come se non bastasse, gli importi sono errati, le somme – riportate in eccesso – evidenziano lo stato di un comune dalle casse stracolme e non quelle purtroppo svuotate di Sant’Arpino. Che Dell’Aversana sia capace di cose inimmaginabili ce ne eravamo tutti accorti, ma adesso con le ricchezze patacca abbiamo raggiunto il colmo.»
Le consigliere continuano: «Considerando che il Documento Unico di Programmazione, che rappresenta lo strumento che permette la guida strategica ed operativa dell’ente è stato redatto con i piedi, a noi santarpinesi viene da chiederci dove finiremo con questo passo? D’altronde che l’amministrazione è completamente disattenta e assolve ai propri compiti in modo superficiale è emerso anche dal DAT, il cui regolamento è stato scopiazzato da Orta di Atella e da Cavaria con Premezzo in Provincia di Varese, venendo poi presentato senza ritegno per novità assoluta donata alla comunità santarpinese.»
Infine, la Boerio e la Di Santo hanno concluso: «Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione 2018/2020 dall’analisi che abbiamo fatto sul documento è emerso che i dati contabili non rappresentano le reali condizioni delle operazioni di gestione, ne su fondate e valide aspettative di acquisizione ed utilizzo delle risorse. Solo soffermandoci sui famosi € 553.677,79 per l’housing sociale – su cui già ci siamo soffermati nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale e che fanno la parte del leone del loro piano di rientro – emerge che questo importo dovrebbe essere ottenuto a fronte della vendita di appartamenti acquisiti a seguito della convenzione per il rilascio dell’autorizzazione a costruire in Via Volta e in Via Marconi, che in larga parte risultano non completati o in attesa di collaudo. E’ evidente a tutti, che l’aver inserito quell’importo come già acquisito entro il 2018, in termini di competenza ed addirittura di cassa, è un arbitrio assoluto, se si considerano: i tempi di completamento dei lavori, di acquisizione al patrimonio comunale, di definizione dei criteri per il bando di assegnazione, di assegnazione, di cessione dell’immobile e di incasso materiale, che fanno dubitare fortemente che il tutto possa risolversi entro il 31 dicembre del 2018, rendendo completamente aleatoria l’entrata, ai fini del suo contributo funzionale al bilancio. Da non trascurare, inoltre, l’altra entrata non ben chiarita di € 83.100,00 a carico di chi non s’è capito, del soggetto attuatore (???) – come dicono- che dovrebbe permettere, poi, di cedere quegli immobili. A tal proposito ci permettiamo di dire, che se riuscissero a trovare dei “benefattori” pronti ad immolarsi noi ne saremmo felici, siamo, tuttavia, fortemente scettici che ci possano essere persone disponibili ad accollarsi ulteriori costi oltre a quelli di acquisto.»