SMCV. Raccolta rifuti, Flaica CUB: “Bene Gisec su salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”
“Apprendiamo con piacere, ma anche con leggero stupore, la comunicazione apparsa ieri presso lo S.T.I.R. di S. Maria C.V. La comunicazione informa che, a partire dalla settimana prossima, non saranno autorizzati allo scarico gli autocompattatori guidati da autisti sprovvisti di dispositivi di protezione individuale, delegando al personale impiegato alla portineria di controllare eventuali inosservanze. Ogni tanto anche la GISEC esprime attenzione a temi di fondamentale importanza, questo rafforza i principi che ci spingono a vigilare ed a segnalare analoghe irregolarità alle autorità preposte, ogni qualvolta le aziende private del settore eludono le regole dettate dalla normativa sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, le quali per tradizione trascurano soprattutto la fornitura di un adeguato vestiario ai lavoratori che operano quotidianamente sui cantieri r.s.u. nella Provincia di Caserta”. E’ quanto dichiara l’organismo sindacale Flaica CUB.
“Ad onor del vero va detto che l’altra faccia della stessa medaglia descrive uno scenario ancor più desolante, perché ancora oggi rileviamo dipendenti che, nonostante abbiano ricevuto un’adeguata fornitura di abiti da lavoro, preferisce lavorare con abiti civili, nella completa indifferenza delle aziende private. Da sempre lottiamo per rivendicare il diritto del lavoratore a ricevere la massima protezione sul luogo di lavoro, in termini di salute e di sicurezza, ad oggi importanti sono i risultati raggiunti che hanno contribuito a migliorare la qualità del lavoro degli operatori ecologici, ma bisogna fare ancora molto, e serve l’impegno di tutti gli attori in campo, dall’ispettorato territoriale del lavoro di Caserta alle strutture dell’Asl di Caserta, ognuna per propria competenza. Auspichiamo quindi che questo intervento della GISEC non resti isolato e rappresenti un monito per le aziende private del settore, come ci auguriamo che si attivi anche per avviare altri tipi di controlli, su diverse irregolarità che ancora oggi restano incontrollate”.