Terra dei Fuochi, scarcerazione fratelli Pellini, Della Ragione: “Che rabbia!”
“Fa rabbia leggere della scarcerazione, dopo appena qualche mese di galera, dei fratelli Pellini. Quelli del processo “Carosello”, condannati per aver scaricato e sotterrato, nelle cave della Campania, tonnellate di rifiuti tossici provenienti dalle industrie di Veneto e Toscana. Ad Acerra. Ed a Bacoli, a due passi dal campo di calcio. Alle pendici del Castello di Baia, del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Sono loro tra i principali responsabili della sofferenza di migliaia di figli della nostra città: vittime di tumore, malati di cancro. Sono loro tra le principali cause delle lacrime di genitori, figli, fratelli, sorelle, mariti e mogli. Sono loro tra i principali colpevoli della morte e della sofferenza che, giorno dopo giorno, dilania per sempre le famiglia della nostra terra”. Lo dichiara Josi Gerardo Della Ragione, ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza di Bacoli.
“Se la caveranno con i domiciliari, forse con i servizi sociali. Pare abbiano anche chiesto, una volta tornati in libertà, di ‘mettere una pietra sopra sul passato’. Senza sapere, forse, che di ‘pietre bianche’, di lapidi, sulle bare di amici e parenti ne abbiamo già messe abbastanza. Troppe. Accettando, quasi come fosse un flagello divino, una punizione celeste, il male che uomini come loro hanno creato per mero interesse economico, camorristico, affaristico. Uno schifo, uno schiaffo, una porcheria inaudita. Su cui non si può tacere, su cui non si può far finta di nulla. Così come non taccio sull’assenza di indignazione e sdegno da parte delle istituzioni locali. Così come non tacerò sul silenzio che accompagna il maxi-progetto con cui, senza aver ancor chiarito come e quando sia stata avvenuta (se avvenuta) la bonifica del sottosuolo, si vuole trasformare, proprio qui a Bacoli, una delle cave oggetto di sversamento di rifiuti tossici, in un resort turistico, con tanto di porticciolo. Con il placet, per iscritto, del Consiglio dei Ministri, della Regione Campania e del Comune. Un’opera su cui ponemmo freno, in giunta ed in commissione, tra il 2015 ed il 2016, evidenziando e denunciando macroscopici falsi urbanistici sulle autorizzazioni edilizie (siglati con tanto di timbri ufficiali), e vuoti nella documentazione afferente la sanità dell’intera area, sita nel cuore della città. Ma anche quell’attività di controllo, così come tante altre, fu bruscamente interrotta, Ed oggi, in verità da quasi due anni, tutto è ricominciato a navigare nel limbo del ‘volemose bene’. Fa rabbia, scrivevo in premessa, sapere che chi ha seminato morte e sofferenza, ha già lasciato il carcere: e può tornarsene serenamente a casa. Uscendone sostanzialmente impunito. Ma è ancora più pesante da accettare il mutismo di chi dovrebbe tutelare gli interessi del popolo, dei più deboli, e di chi, nonostante tutto, decide comunque ed ancora di vivere qui. In questo paradiso terrestre, infestato da diavoli. Fa rabbia soffrire per la scelleratezza di uomini senza scrupolo. Ma fa ancora più rabbia vivere in uno Stato che non li punisce. Ed essere rappresentato da istituzioni che girano la testa. Che tacciono, che omettono, che acconsentono”.