Asse Mediano, smontato l’autovelox ad Aversa Nord

C’è chi, arrivando in zona, sollevava il piede dall’acceleratore per rientrare nei limiti mettendo a rischio gli altri automobilisti. E’ quello che accadeva da tempo sull’Asse Mediano nei pressi dello svincolo di Aversa Nord dove era installato la ‘macchina fotografica infernale’.

L’autovelox, installato dalla Provincia di Caserta, ha emesso migliaia di multe tutte contestate da studi legali ed associazioni consumatori. Da oggi il ‘gabbiotto’ che lo conteneva è stato smontato.

Installato a novembre 2016, nei mesi scorsi la ditta incaricata ha messo in funzione l’apparecchio mettendo in allarme gli automobilisti, visto anche il limite impostato sui 30 km/h per i camion, 60km/h per le autovetture causano anche degli incidenti a catena (guarda qui). Per qualcuno l’attivazione dell’impianto era dovuta anche al deficit in cui si trovano le casse della Provincia, la stessa che spese 220mila euro per la fornitura in locazione di apparecchiatura per il rilevamento automatico delle violazioni dei limiti di velocità (Art. 142 del Codice della strada) tanto da far scatenare un vero dibattito sui social anche tra i studenti visto che l’ente Provinciale ha più volte dichiarato che non potrà sostenere le spese delle scuole (guarda qui). Ricordiamo che l’autovelox, in 27 giorni di funzionamento, ha fatto ben 42000 vittime, 42000 verbali tutti salati con decine di migliaia di ritiri di patente.

“L’autovelox installato nei pressi dello svincolo di Aversa Nord dell’Asse Mediano di competenza della Provincia di Caserta è quanto di più lontano possa esistere dalla sicurezza stradale per cui chiediamo all’ente competente di attivare tutte le procedure per tutelare l’incolumità degli automobilisti”. Così diceva in una nota gruppo consiliare comunale del Partito democratico di Aversa.

I consiglieri di maggioranza, del comune aversano, in una mozione da presentare al Sindaco De Cristofaro e alla sua giunta sottolineavano come “la ratio dell’istituzione dei rilevatori di velocità è quella di dissuadere non certo di punire. E considerato che il Multiradar/autovelox de quo, posto in maniera non visibile in curva alla fine di un rettilineo di svariati Km, coperto da un palo posto a sostegno dei segnali stradali senza alcuna illuminazione e non segnalato di notte, è finalizzato esclusivamente a vessare, ancor di più gli automobilisti: a nostro parere è addirittura pericoloso perchè impone la brusca frenata in curva con conseguenze facili da immaginare”

Anche i tre consigliere provinciali di Aversa, Marco Villano per il PD, Stefano Di Grazia in quota Forza Italia e Rosario Capasso per il listino Campania Libera avevano chiesto al presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, di rimuovere nell’immediatezza l’autovelox illegale posto ad Aversa Nord e di collocarlo sempre sulla SP335 in una zona dove l’incidentalità è maggiore.

Soddisfazione dell’associazione ILRICORSO.IT che ha avuto ragione su tutta la linea quando definiva illegittimo e illegale l’apparecchio. Apparecchio che dopo aver collezionato circa 50 mila multe nel solo mese di luglio 2017, veniva posto fuori funzionamento il 4 agosto 2017 a causa della sollevazione popolare e delle centinaia di ricorsi ricevuti giornalmente negli uffici della Prefettura di Caserta e da Giudice di Pace di Napoli Nord. Con la disinstallazione dell’autovelox, ciò a dimostrazione che la provincia di Caserta, con la nuova giunta insediata da meno di un anno, ha capito l’illegittimità e quindi rimuovendolo. Voci di corridoio, che noi riteniamo fondate, vogliono che l’autovelox sarà installato non più nella ‘curva truffaldina’ e pericolosa ma su un rettilineo ben preciso elevando il limite di velocità da 60 a 80 km all’ora come in gran parte delle strade statali a dimostrazione della tesi dell’associazione ILRICORSO.IT la quale specificava: a) che limite di 60 km all’ora è stato artatamente abbassato per far rendere l’apparecchio; b) che nella curva l’apparecchio non era visibile; c) che non c’era il Decreto Prefettizio.

L’associazione ILRICORSO.IT che ha accolto, migliaia di ricorsi (anche di automobilisti fuori regione), dichiara che allo stato attuale può pacificamente annunciare di aver vinto tutti i ricorsi per il quale sono passati 210 giorni dalla data di presentazione agli Organi Competenti. Infatti allo stato, la Prefettura non ha risposto a nessuno dei ricorsi presentati pur essendo trascorsi oltre 210 giorni dai primi ricorsi depositati fin dal mese di agosto 2017. La legge Infatti prevede per i ricorsi al Prefetto, l’istituto del silenzio assenso, qualora trascorsi 210 giorni il Prefetto non risponda il ricorso si intende accolto.

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Redazione

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