Comunali, primo comizio per la lista “LeAli per San Tammaro”
Buona la ‘prima’ per “LeAli per San Tammaro” che ieri, 24 maggio, ha ‘incassato’ il primo sostegno da parte dei tammaresi. In centinaia infatti hanno seguito e applaudito i candidati alla carica di consigliere e il candidato sindaco durante gli interventi fatti dal palco allestito in piazza Madonna della Libera. Entusiasmo, voglia di fare e soprattutto voglia di ‘cambiare insieme’ le sorti del proprio territorio. Questo il messaggio principale emerso durante il primo comizio elettorale della lista a sostegno di Vincenzo D’Angelo sindaco. Una serata contraddistinta dalla voglia di cambiare le cose in città attraverso un programma chiaro e che mette al centro di tutto il cittadino. Taglio dei costi della politica, giovani, occupazione, sicurezza, associazionismo, volontariato e bilancio partecipato gli argomenti trattati dai candidati.
Il primo a prendere la parola è stato Mario Laudanno, 29enne che lavora nelle forze dell’ordine. “Ho maturato questa scelta pensando alle esigenze ed ai bisogni del paese. Chi mi darà la propria fiducia governerà insieme a me. Il nostro sarà un nuovo modo di fare politica basato sulla partecipazione attiva della comunità. Nessuno di noi corre per la poltrona ma solo mosso dall’amore per San Tammaro”, ha spiegato il giovane. Poi ha parlato di sé, dei suoi valori e dei suoi obiettivi. “Ho fatto parte degli scout e i valori della lealtà, della fiducia, della fratellanza e della solidarietà sono stati importanti per la mia crescita. Per questo so quanto sono importanti lo sport, la cultura e il volontariato. Ed è per questi che mi batterò oltre logicamente alla sicurezza che non dipende solo dalle telecamere. Il problema va affrontato anche e soprattutto con l’aumento dell’organico della polizia municipale e il potenziamento dei rapporti interforze. Utilizzeremo, inoltre, tutte le normative per contrastare il fenomeno della prostituzione. Le signorine sull’Appia, aumentano di anno in anno e non è di certo un buon biglietto da visita per San Tammaro”. Laudanno infine ha precisato: “Mi dispiace per chi si dice deluso della mia candidatura in questa lista ma da subito ho creduto nei progetti e nella voglia di cambiare del gruppo. La verità è che io sono rimasto deluso da chi fino ad ora ha amministrato ed è per questo che penso di aver fatto la scelta giusta”.
Dopo Laudanno è stata la volta di Antonio Leggiero, 32enne dipendente del Ministero della Difesa. Leggiero ha cominciato mettendo immediatamente i puntini sulle ‘i’. “E’ stato insinuato che io mi sia candidato per avere un eventuale avvicinamento. Nulla di piu’ falso, perchè la legge non lo consente. Con “LeAli per San Tammaro” ho la certezza che il mio paese possa darci le opportunità che fino ad oggi sono mancate e che hanno portato tanti di noi lontani dal nostro territorio. San Tammaro deve ritornare ad essere il fiore all’occhiello di Terra di lavoro. La mia è una scelta di cuore mossa dal rispetto e dall’onesta che nutro nei confronti della mia persona, del mio paese e dei miei concittadini. L’onestà di non prendere ne ora ne mai in giro i cittadini è la stessa onestà e la stessa forma di rispetto che ho trovato come scuola di pensiero in questa lista e soprattutto nel candidato sindaco”. Il dipendente del Ministero della Difesa infine puntualizza: “Il nostro programma è lineare e tra i dieci punti redatti quello in cui mi rivedo e su cui voglio concentrarmi è quello dedicato ai giovani, che devono riscoprire la loro terra ed il senso di appartenenza. Il nostro obiettivo sarà quello di dare a loro, che rappresentano il futuro, le giuste opportunità per restare e non per scappare”.
Terzo ed ultimo intervento programmato per ieri sera è stato quello della candidata Teresa Forgillo. “Ho accettato con orgoglio questa candidatura e mi sto proponendo ai cittadini così come sono, senza trucchi e senza inganni. Non prometto nulla se non la mia volontà di portare avanti, una volta eletti, gli obiettivi che mi sono prefissata”, ha esordito così la prima candidata donna salita sul palco. In questo periodo di crisi non possiamo non tener conto delle esigenze delle mamme e delle famiglie e soprattutto delle fasce deboli, per cui è necessario rafforzare i servizi sociali. Non basta il solo pacco alimentare, cosa buona sì, ma è necessario ridare alle persone la loro dignità. Bisogna altresì mettere i giovani nelle condizioni di avere un lavoro, di avere una propria dignità e avere libertà di vivere e per farlo dobbiamo impegnarci nel creare sviluppo rinforzando e favorendo le attività esistenti, la zona industriale, il mercato ortofrutticolo e l’agricoltura. Dobbiamo garantire una formazione professionale e sfruttare le opportunità e le risorse che San Tammaro offre anche dal punto di vista turistico”. Un altro motivo che ha spinto Forgillo a scendere in campo è il volontariato e la sua passione per gli amici a quattro zampe. “Io credo che fondamentalmente tutti amiamo gli animali, meno il randagismo. Il Comune puo’ e deve intervenire con soluzioni che rispettino sia gli animali che i cittadini, Basta costruire un rifugio per ospitare gli animali liberi ed evitare i problemi e stabilire regole di convivenza sul territorio per chi ha con sé un animale. Chiederemo alla Regione un finanziamento per la costruzione di un canile”. Forgillo conclude il suo intervento con un altro progetto che ha a cuore. “Non è piacevole vedere un paese in festa con le luminarie accese e nessuno in strada, oppure in festa perchè è Natale o Carnevale e non vedere i tammaresi divertirsi e socializzare. Per questo curerò la creazione di un progetto artistico culturale per San Tammaro che prevederà manifestazioni con scadenza precisa sia in occasione della festa patronale che nelle altre feste, sfruttando le strutture esistenti e facendo tornare San Tammaro ad essere il paese ‘vivo’ di una volta. Sistemeremo quindi gli spazi verdi ma anche la palestra e il centro polivalente ed opereremo con le associazioni cittadine. Con ‘LeAli’ voleremo in alto”.
A chiudere il comizio è stato l’intervento del candidato sindaco Vincenzo D’angelo che non solo ha condiviso le idee ed i discorsi dei suoi candidati ma ha spiegato ai presenti i loro obiettivi rimarcando alcuni aspetti fondamentali del programma elettorale. “Siamo un gruppo di persone che vuole portare innovazione, un cambiamento di idee, dei modi di fare politica. Vogliamo cambiare con il passato e non compagine perchè quella è convenienza non cambiamento”, ha detto a gran voce il candidato sindaco di “LeAli per San Tammaro”.
“Non abbiamo bisogno prima di sentire gli altri e poi rispondere, per questo siamo partiti per primi anche con i comizi. Il nostro obiettivo è solo quello presentarci alla cittadinanza e illustrare il nostro programma, il nostro impegno per il territorio. San Tammaro parla da sola, parlano le opere incompiute, le opere incomplete. Parla corso Capitelli, dove siamo ora. Lavori durati un’eternità, costati tantissimo e che hanno portato disagi ai cittadini e alle attività commerciali. E la colpa è solo di chi ha amministrato, anche fino a pochi mesi fa, e amministra tutt’ora. Noi vogliamo cambiare direzione. Dobbiamo sfruttare le potenzialità del nostro territorio come la zona industriale, il mercato ortofrutticolo famoso solo per i sequestri che si sono susseguiti e per l’arrivo di Striscia la notizia. Tante le cose che non vanno ad esempio la zona peep, le periferie abbandonate. Noi abbiamo scritto un programma semplice e fattibile e che raccoglie le esigenze dei cittadini. Il primo punto del nostro programma è il taglio dei costi della politica. Noi abbiamo deciso che giunta e sindaco si ridurranno le indennità del 30% per destinare i fondi alle famiglie in difficoltà. Noi possiamo vantarci di volerlo fare, a differenza di altri che hanno creato una carica inutile forse per accontentare lo scontento di turno o creare una sorta di turn over istituzionale, aumentando però le spese per la collettività”.
“San Tammaro ha bisogno di un cambio di passo e il 10 giugno abbiamo l’opportunità di mandare a casa tutti quelli che ci hanno amministrato fino ad oggi. Abbiamo un centro polivalente che è stato violentato, chi ci ha preceduto ha saputo solo indignarsi nel 2008 e poi lo ha lasciato senza poterlo utilizzare. Noi vogliamo che i cittadini abbiano amministratori di cui essere soddisfatti tant’è che pensiamo ad un bilancio partecipato e quindi a coinvolgerli nelle scelte economiche dell’Ente e non a chiuderci nelle stanze dei bottoni come chi lo ha fatto e ha prodotto diversi danni. Dobbiamo cambiare e possiamo farlo tutti insieme votando ‘LeAli per San Tammaro’ il 10 giugno prossimo”, ha concluso D’angelo.