“Conosci Hitler?”, turista preso a bottigliate da militante di CasaPound

Lo scorso weekend, la notte tra venerdì e sabato, un ragazzo svizzero di 25 anni, a Genova in vacanza, è stato aggredito davanti al pub Derry di via Felice Cavallotti, abituale luogo di ritrovo dei militanti dell’estrema destra genovese.

Al personale UPG eSP intervenuto, e successivamente agli operatori della Digos, la vittima ha dichiarato che, mentre stava bevendo un drink al pub Derry, un gruppo di ragazzi, due maschi e una femmina, lo hanno avvicinato, chiedendogli pretestuosamente se potesse offrire loro da bere.

La più insistente del gruppo era proprio la ragazza che, non contenta della risposta negativa ricevuta, lo avrebbe tempestato con domande a sfondo politico, arrivando a mostrargli una fotografia di Hitler, che custodiva nella giacca, chiedendogli se lo conoscesse.

Sarebbe stata proprio la comprensibile risposta perplessa della vittima a scatenare la reazione violenta degli aggressori: a questo punto, infatti, mentre un ragazzo afferrava la vittima per il collo, scaraventandolo a terra, la ragazza lo colpiva violentemente al volto con una bottiglia di vetro, facendolo sanguinare copiosamente.

Il giorno seguente, la vittima, che presentava ancora sul volto gli evidenti segni delle ferite riportate, si è recata presso gli uffici della Digos per integrare le dichiarazioni rese durante la notte a personale UPGSP; nella circostanza, il ragazzo si è imbattuto nella cerimonia commemorativa del militante di estrema destra Ugo Venturini, in corso presso i giardini Brignole, e la sua attenzione è stata richiamata da una ragazza che, al centro del gruppo, portava una corona di fiori, che subito ha riconosciuto come colei che lo aveva colpito con la bottiglia la notte precedente.

Il riconoscimento, poi confermato attraverso la visione di un album fotografico, ha consentito a questa Digos di deferire alla locale AG D.M. nota militante di Casapound di anni 22, studentessa, molto vicina ai vertici locali del movimento nonché presente, seppur parrebbe con un ruolo marginale, all’aggressione di piazza Tommaseo dello scorso gennaio.

Sono inoltre in corso accertamenti volti all’identificazione dell’altro aggressore, di cui la vittima ha fornito una descrizione compatibile con alcuni noti poundisti, nonché di altri soggetti presenti ai fatti, in particolare di un ragazzo che, stando alle dichiarazioni dell’aggredito, gli avrebbe vivamente consigliato di non chiamare la Polizia.

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Redazione

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