(FOTO) Governo Lega-M5S, la possibile squadra di Conte: il totoministri
Al via le consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte a Montecitorio. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito ieri l’incarico di formare il governo e Conte ha accettato, con riserva come da prassi, affermando, tra l’altro, nel suo primo discorso, che sarà ‘l’avvocato difensore degli italiani’. Entra nel vivo, ora, la partita per la compagine di governo: il totoministri.
Se Giuseppe Conte diventasse davvero il nuovo premier, c’è da sciogliere anche la questione Sottosegretari. Se in prima battuta si parlava di Di Maio e Salvini che potevano assumere la delega di vicepremier per gestire Palazzo Chigi assieme al Primo Ministro, ora tutto è ribaltato. Sì perché potrebbe rimanere il ruolo del doppio Sottosegretario alla Presidenza destinato a Giorgetti (Lega) e Spadafora (M5S).
Per il capopolitico del M5S e il leader della Lega solo dicasteri. Il primo punta, poi, a guidare un superministero che accorpi Sviluppo Economico e Lavoro gestendo temi, come il reddito di cittadinanza, cari al Movimento. Salvini opta al Viminale per mettere in campo priorità come sicurezza e gestione dei migranti.
Agli Esteri (Farnesina), largo a Giampiero Massolo, ambasciatore dalla lunga carriera, 64 anni, è presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Nel 2001 fu nominato da Monti direttore generale dei Servizi segreti.
Per la Difesa sfida a due tra Lorenzo Fontana ed Elisabetta Trenta. Il primo,vicepresidente della Camera, la seconda in quota M5S esperta e docente universitaria di sicurezza e intelligence.
All’Economia ancora dubbi per l’economista Paolo Savona, cui posizioni molto critiche nei confronti dell’Ue. L’82enne è stato ministro dell’Industria del governo Ciampi e capo Dipartimento Ue di Palazzo Chigi a metà anni duemila con Berlusconi premier.
Certo il dicastero della Giustizia ad Alfonso Bonafede. Avvocato, pentastallato della prima ora e fidato di Luigi Di Maio che ha vinto il ballottaggio con la Bongiorno.
Il ministero dell’Agricoltura, ‘ministero chiave’ per la Lega. Potrebbe dirigerlo Nicola Molteni. Il dicastero fu guidato anche da Luca Zaia.
A Giuseppe Bonomi, ex deputato e assessore a Milano in quota Lega, già presidente della società di gestione aeroportuale Sea potrebbe toccare il ministero Infrastrutture e Traporti.
All’Istruzione si fa il nome di Salvatore Giuliano, vulcanico preside dell’Itis Majorana di Brindisi, ministro dell’Istruzione del ‘governo Di Maio’.
Per il giornalista del primo Tg5 ed ex direttore SkyTg24 Emilio Carrelli, eletto con il M5S, toccherebbe il dicastero della Cultura.
Sempre in casa M5S, per Giulia Grillo (attuale capogruppo Camera e medico legale), Danilo Toninelli (attuale capogruppo Senato), Laura Castelli (che ha lavorato alla stesura del ‘contratto di governo’) e Domenico Fioravanti si aprirebbero le porte rispettivamente di Salute, Riforme, Pubblica Amministrazione e Sport.
Per il ministero senza ‘portafoglio’ Rapporti al Parlamento, sfida a due tra Giulia Bongiorno (Lega) e Riccardo Fraccaro (M5S).
Alla Lega andrebbero i restanti ministeri: Milanesi agli Affari Europei e Centinaio al Turismo.