Giochi a Napoli, gestori in CdS contro regolamento: “Istruttoria carente”

L’istruttoria alla base del regolamento sui giochi di Napoli è carente e per questo l’ordinanza sui limiti orari e le distanze dovrebbe essere annullata. Così le società Jackpotalto, Napoli Bingo e Hbg nell’udienza in Consiglio di Stato contro le disposizioni entrate in vigore ad agosto 2016. Il testo (poi aggiornato a ottobre 2017), riferisce Agipronews, stabilisce che per quanto riguarda le agenzie di scommesse, le sale VLT o comunque nel caso dell’esercizio di giochi con vincita in denaro, il locale dove viene svolta l’attività deve essere distante almeno 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili, strutture residenziali, attrezzature balneari e spiagge, giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati, musei civici e nazionali. Le sale gioco presenti nel territorio comunale non posso invece rimanere aperte oltre le seguenti fasce orarie: dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00, festivi compresi. L’orario massimo di funzionamento di slot e VLT «è fissato dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00». Limiti insostenibili secondo i gestori, per i quali i dati sul gioco patologico a supporto dell’ordinanza non sono sufficienti a legittimarla. Per i legali delle società, inoltre, la norma avrebbe violato anche la legge urbanistica campana, e la disposizione sulle distanze porterebbe a un effetto espulsivo Delle attività di gioco. La sentenza della Quinta sezione è attesa nei prossimi due mesi.

Redazione

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