Inquinamento caldaie: dal bollino blu agli ecobonus, tutti gli obblighi e le detrazioni
L’inquinamento atmosferico è una piaga di livello mondiale riscontrabile con estrema chiarezza anche nei centri urbani. Il Belpaese non è escluso dalla conta, basti pensare al caso della regione Lazio costantemente interessata dall’aumento di agenti inquinanti nell’aria. Nel 2017 la concentrazione di polveri sottili e del biossido d’azoto monitorata nei cieli di Roma ha più volte sforato i limiti di legge con picchi anche superiori al 50% rispetto alle soglie di sicurezza per la salute umana. È da tempo che associazioni ambientaliste quali Greenpeace e ClientEarth denunciano la situazione riguardo la presenza nell’atmosfera del NO2, diossido di azoto che è un gas fortemente irritante per i polmoni, un superamento dei limiti di legge che si manifesta in modo ancor più netto nel corso dei mesi invernali, quando gli impianti di riscaldamento domestico lavorano a pieno regime.
Il bollino blu per le caldaie romane
Le caldaie sono a tutti gli effetti uno dei cuori pulsanti delle nostre abitazioni, meritano per lo svolgimento di questa funzione una manutenzione periodica che ne garantisca sicurezza ed efficienza. Questa manutenzione non solo è consigliata ma obbligatoria in termini di legge e serve all’ottenimento di un così detto “bollino blu”, un marchio di garanzia utilizzato per gli impianti presenti nel comune di Roma. È importante conoscere la legislazione che concerne la garanzia del bollino blu, o comunque rivolgersi a centri specializzati che offrano anche manutenzione periodica e assistenza. Basti pensare che il mancato controllo o invio della relativa documentazione all’Ente comunale preposto si traduce nel rischio di subire sanzioni anche molto salate con l’aggiunta dell’ispezione e del relativo costo. Il bollino blu per la caldaia può essere rilasciato esclusivamente dalle aziende abilitate alle operazioni di verifica degli impianti con prove di combustione e controllo dei fumi di scarico.
Le novità dell’Ecobonus 2018
Arriva il rinnovo delle detrazioni fiscali per il miglioramento del rendimento energetico delle abitazioni private, una conferma dell’impegno governativo nell’adempiere agli obbiettivi fissati dalle direttive della Comunità europea e dal protocollo noto come 20-20-20, che mira ad una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, in un più ampio percorso di decarbonizzazione totale per tutti i paesi dell’Unione. Siete tra quei proprietari di casa che stanno progettando la sostituzione della caldaia o l’applicazione di migliorie all’impianto di riscaldamento? Andiamo a vedere le novità degli Ecobonus 2018.
Ecobonus 2018: detrazione al 50%
A partire dal 1° gennaio 2018 la detrazione per l’installazione di una nuova caldaia ad alta efficienza energetica è passata dal 65% al 50%. Per ottenere il bonus bisogna ottemperare a specifiche richieste:
- segnalare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo;
- conservare ricevuta fiscale e copia del pagamento (da effettuare rigorosamente mediante metodi tracciabili);
- certificare l’effettivo incremento dell’efficienza energetica dell’abitazione e segnalare il dato all’ENEA (Agenzia Nazionale Efficienza Energetica).
Non solo caldaie, rientrano nel bonus fiscale anche finestre, infissi coibentati, schermature solari e di caldaie a biomassa. L’importo massimo può essere pari complessivamente a 96.000 euro per unità abitativa e la detrazione verrà erogata in dieci anni con altrettante rate uguali fra loro.
Ecobonus 2018: detrazione al 65%
La detrazione Irpef del 65% è riservata alle spese sostenute per la sostituzione della caldaia se l’installazione del nuovo modello con classe energetica A è associata a quella di altri sistemi di termoregolazione compresi in queste categorie:
- classe V (termostato ambientale)
- classe VI (centralina di controllo con sensore ambientale)
- classe VII (sistemi elettronici di regolazione della temperatura)
Allo stesso modo usufruiscono dello sgravio anche le installazioni di:
- pompe di calore
- sistemi ibridi (caldaia a condensazione più pompa di calore)
- tecnologie di building automation
- soluzioni per la coibentazione dell’involucro opaco
Ecobonus 2018: detrazione per i condominiale
Anche per il rifacimento di impianti di termoregolazione di uso condominiale la detrazione fiscale è fissata è al 65%, quota che sale al 70% se riferita ai lavori di coibentazione delle pareti esterne dello stabile (solo quando l’intervento riguarda più del 25% della superficie complessiva). Se gli interventi messi in atto riescono a portare l’efficienza energetica dello stabile ai livelli degli standard stabiliti dal Decreto Ministeriale 26 giugno 2015, in questo caso l’incentivo fiscale passa al 75%.
Gli Ecobonus condominiale non riguardano solo l’efficienza energetica ma anche i lavori per la riduzione del rischio sismico, se si associano gli interventi si possono ottenere detrazioni dell’80% (per la riduzione di un classe di rischio) o dell’85% (per la riduzione di due classi di rischio).