Maturità: per toto-tracce Pirandello, Moro e Costituzione

Pirandello, Caso Moro, Costituzione: idee sempre più chiare per i ragazzi che, tra poche settimane, dovranno affrontare gli esami di maturità. In vista del 20 giugno sono stati i 3500 maturandi che hanno partecipato al tradizionale Totoesame di Skuola.net. Crescono ulteriormente le quotazioni di Luigi Pirandello: se già un mese fa il 15% lo metteva in pole position, ora la schiera dei sostenitori del drammaturgo siciliano sale al 18%. Ipotesi, tra l’altro, assolutamente realistica, visto che Pirandello non fa capolino all’esame dal 2003. Cambia il secondo gradino del podio: rispetto alla rilevazione d’aprile resiste Italo Svevo (confermando l’11% dei voti) mentre scende in terza posizione Dante Alighieri (10%). Ad affiancare Svevo, stavolta, è Giuseppe Ungaretti – uscito già nel 2001 e nel 2006 – anche lui con l’11% dei consensi. Poco credito, per l’ennesima volta, viene dato alle donne: tra le autrici proposte dal sondaggio – Alda Merini, Elsa Morante, Grazia Deledda e Oriana Fallaci – nessuna supera la quota del 4%. Stessa cosa per gli altri poeti del ‘900 che a cadenza periodica escono alla maturità: Eugenio Montale è all’8%, Salvatore Quasimodo e Umberto Saba al 4%.

Più facile, per i maturandi, che si riaffacci un nome poco noto ai più, come avvenuto con Giorgio Caproni nel 2017 e Claudio Magris nel 2013: il 50% dei votanti lo ritiene più che probabile e un altro 38% come uno scenario possibile; solo il 12% pensa che il Ministero dell’Istruzione tornerà a un autore ‘classico’. Dietro la classifica degli anniversari legati a personaggi famosi, che potrebbero entrare in qualche modo nelle tracce di Maturità, sembra invece esserci lo zampino dei mezzi di comunicazione. Durante la prima parte del mese di maggio in Tv e sui giornali si è parlato spesso dei 40 anni dal ‘Caso Moro’.

Così, se ad aprile gli studenti non lo prendevano in considerazione, oggi quasi 1 maturando su 4 (il 24%) lo mette in cima agli argomenti più probabili. Distaccando notevolmente i 200 anni dall’Infinito di Giacomo Leopardi (14%) e i 200 anni dalla nascita di Karl Marx (13%). Ancora più indietro i 50 anni dalla morte di Martin Luther King (12%) e i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela (11%). Tutto invariato per quel che riguarda le ricorrenze storiche. I 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione Italiana continuano a convincere i ragazzi: per il 21% – 1 su 5 – è quasi una certezza. Evidentemente la campagna di comunicazione messa in campo dal Miur, con la consegna di una copia della nostra Carta Fondamentale a tutti gli studenti, ha dato i suoi frutti. Conferma il secondo posto, con il 13%, il 100esimo anniversario della battaglia di Caporetto, durante la Prima Guerra Mondiale (in realtà è dell’ottobre 1917 ma ha fatto molto discutere durante quest’anno scolastico). Anche in terza posizione troviamo (come a fine aprile) lo stesso argomento: i 20 anni dal lancio di Google, con il 12% di preferenze.

E per il tema di attualità, se un mese fa regnava la confusione, ora la rosa delle scelte si è ristretta a quattro opzioni: la morte di Stephen Hawking, Bullismo e Cyberbullismo, la Violenza sulle donne, l’Immigrazione, nella mente degli studenti partono alla pari (10%). Quasi tutti spunti con cui abbiamo imparato a familiarizzare ormai da qualche anno a questa parte. La strettissima attualità, al contrario, non fa breccia nel cuore dei ragazzi. Un esempio? Il dibattito sulle elezioni politiche in Italia e sulla difficile formazione del Governo è diventato la ‘colonna sonora’ delle nostre giornate, ma in prima prova se lo immagina solamente il 7% dei maturandi.

(ANSA)

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