Napoli. Rapinato e ferito, pubblica su Fb foto aggressione

Un ragazzo di 16 anni ha postato sulla sua pagina Facebook immagini con i segni sul suo volto di un’aggressione subita a Napoli. E’ stato colpito al volto e sfregiato con un tirapugni all’uscita dalla stazione della metropolitana di Piscinola Scampia. Con l’aiuto della madre ha deciso di rendere pubblica l’aggressione subita. E la donna ha espresso l’auspicio che questo serva perché “a nessun altro deve capitare la sorte” del figlio. I due rapinatori, arrivati in motorino, volevano dal giovane cellulare, soldi e zaino. Alla sua reazione lo hanno colpito sfregiandolo.

Questo il messaggio della mamma del giovine aggredito:

“E fu così che un pomeriggio di sole dopo le piogge un liceale di 16 anni all’uscita della metro decise di godersi il sole e tornare a casa a piedi dopo la mattinata chiuso in classe. Purtroppo non poteva immaginare che c’erano 2 delinquenti che avevano deciso di tagliarli la strada con il motorino aggredirlo chiedendogli soldi e senza aspettare risposta. Colpirlo con una sbarra di ferro con le catene ed atterrarlo, provocandogli una profonda ferita allo zigomo alla quale i sanitari dall’ospedale Cardarelli hanno apposto 4 punti di sutura e riscontrato trauma maxillo facciale. Il liceale continuato ad essere aggredito per evitare il peggio visto che si accanivano non trovandogli soldi e avendo paura di fuoriuscita di armi. Consegnava il cellulare. Non contenti i delinquenti gli rubavano lo zaino con i libri e scappavano lasciandolo a terra sanguinante. Questo è avvenuto purtroppo a Scampia ma poteva accadere ovunque e so che la mia Scampia non è questa. Ma quello che mi infastidisce e che ognuno si é sentito in diritto di dire che sono zone pericolose. Non bisogna di pomeriggio camminare da soli e chiedere perché non avesse aspettato il pullman. Come dire te la sei cercata. Allora mi sono ricordata dello stupro del Circeo. Allora tu donna che porti la gonna più corta e esci da sola se sei stuprata te la sei voluta. Ma in che cazzo di mondo vivo. Per la cronaca il liceale è mio figlio e non mi fa paura dire che abbiamo sporto regolare denuncia ai carabinieri perché mio figlio e noi con lui non vuole che questo accada più a nessun altro ragazzo. Meglio far conoscere queste oscenità”.

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Redazione

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