Napoli. Walk of Life, ieri la maratona per supportare la ricerca scientifica della Fondazione Telethon

Si è conclusa ieri, domenica 13 maggio, la settima edizione della Walk of life, la maratona a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare promossa da Fondazione Telethon, che ha visto protagonisti migliaia di cittadini, adulti, bambini, famiglie, podisti professionisti e amatoriali, scesi in piazza per lanciare un forte messaggio di speranza e raccogliere fondi per la ricerca.
Oltre 6000 partecipanti per l’edizione della Walk Of Life 2018 che ha visto una risposta importante di Napoli che già nelle edizioni precedenti aveva popolato la maratona. Anche quest’anno il capoluogo campano si è contraddistinto per la sua grande sensibilità nei confronti della Fondazione e la passione e il colore che lo contraddistinguono come città d’arte e di cultura, nonché per la sua tradizione sportiva, in tutto il mondo.
Si tratta della settima edizione della maratona che dal 2012 vede ogni anno migliaia di persone riunite in piazza per lanciare un forte messaggio di speranza e raccogliere fondi per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. L’evento ha compreso anche quest’anno una gara non competitiva di 10 km e passeggiata di 3 km, ma anche una gara podistica competitiva di 15 km (Caracciolo Gold Run).
A partire dalle 10.30 del 12 maggio è stato aperto il Villaggio della Walk of Life, animato fino a sera da musica, sport e attività ludiche e dove è stato possibile informarsi sul percorso di Fondazione Telethon verso la scoperta di cure e terapie per le malattie genetiche rare. Nella giornata di domenica 13 maggio, invece, è iniziato da Piazza del Plebiscito il raduno di tutti i cittadini che hanno preso parte sia alla gara podistica competitiva che alla passeggiata non competitiva, dando vita insieme a un colorato corteo per lanciare, all’insegna dello sport, un messaggio di solidarietà e soprattutto di sostegno alla ricerca scientifica.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno del Gruppo Ferrarelle, BNL Gruppo BNP Paribas, Givova e del Centro Commerciale Jambo 1. I fondi raccolti andranno a sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare di Fondazione Telethon che dal 1991 a oggi ha investito nella ricerca scientifica oltre 475 milioni di euro, ha finanziato oltre 2.600 progetti con quasi 1.600 ricercatori impegnati e più di 540 malattie studiate.

Fondazione Telethon
Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare.
La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale.
Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti.
Dalla sua fondazione ha investito in ricerca quasi 500 milioni di euro, ha finanziato oltre 2620 progetti con oltre 1600 ricercatori coinvolti e più di 570 malattie studiate.
Ad oggi grazie alla Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con GlaxoSmithKline e Ospedale San Raffaele. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è in fase avanzata di sperimentazione anche per laleucodistrofia metacromatica (una grave malattia neurodegenerativa), la sindrome di Wiskott-Aldrich (un’immunodeficienza) e per la beta talassemia, mentre è appena stata avviata o è prossima all’avvio per due malattie metaboliche dell’infanzia (rispettivamente, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1). Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.

Redazione

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