Piccoli negozi chiudono, Arenare contro UE: “Le proposte per risolvere crisi è ridicola!”
La Commissione Europe ha proposto a Parlamento e Stati membri una strategia per rilanciare il comparto, “Data l’interazione con altri settori economici – spiega l’esecutivo comunitario – risultati migliori nel settore del commercio al dettaglio possono generare effetti di ricaduta positivi sull’intera economia. Minori restrizioni per il commercio al dettaglio si traducono in un aumento della produttività del settore manifatturiero. Aumentando la sua efficienza e cogliendo le sfide del commercio online e multicanale, il settore può offrire ai consumatori prezzi più bassi, incrementando quindi la domanda e orientando i produttori verso merci più innovative.”
Per Arenare, responsabile del dipartimento lavoro e politiche sindacali di Forza Nuova e del Sinlai (Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani), la proposta della Commissione Europea è ridicola: “se questa è la proposta della commissione Europea significa che i politici Italiani e quelli europei non solo non conoscono le reali cause del problema, ma non hanno assolutamente nessuna idea valida per risolvere il problema. Qui non serve orientarsi verso merci più innovative o levando le restrizioni alla vendita al dettaglio che si aiutano i piccoli negozi, serve molto di più. Già in passato avevamo individuato alcuni interventi fondamentali per aiutare i piccoli negozi e la PMI, dall’abbassamento dei costi del lavoro, all’abbassamento delle tasse che stanno letteralmente ammazzando i commercianti, prestiti agevolati per ampliamenti e ristrutturazione delle attività, cancellazione totale di more e sanzioni per le attività in difficoltà con ritardi nei pagamenti delle tasse, limitazione nella concessione di apertura di mega negozi e centri commerciali legati a multinazionali, maggiori controlli nei confronti di negozi di proprietà di extracomunitari specie quelle con domicilio fiscale nel paese di origine. Queste alcune delle nostre proposte, semplici e fattibili e che realmente aiuterebbero i piccoli negozi Italiani, altro che le ridicole ed inutili proposte della commissione europea”.
