Pompei. Associazioni e movimenti contro Gay Pride scrivono a Mons. Caputo
“Il timore dei fedeli, è che l’evento organizzato a Pompei provocatoriamente, proposto per ribadire i diritti oramai già acquisiti, sfoci come di consuetudine in atteggiamenti volgari e blasfemi disturbando la quiete spirituale del luogo tappa di migliaia di pellegrini, fedeli e turisti che giungono dal globo. Questo il motivo che ha spinto numerose associazioni, comunità religiose e movimenti politici a consegnare una lettera indirizzata al Mons. Tommaso Caputo Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio di Pompei”. E’ quanto scrivono in una nota le associazioni e movimenti politici ‘anti-pride’ (Comitato San Filippo Neri – Roma, Riscossa Cattolica, Destra Nazionale Cattolica, Insorgenza Cattolica, Devoti di Padre Pio, Sentinelle Vesuviane, Devoti Madonna del Rosario di Pompei, Devoti Madonna Dell’Arco, Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Italia agli Italiani, Associazione Evita Peron e Associazione Noi per la Famiglia).
La lettera – fanno sapere- non sarà diffusa ma hanno deciso in loco di darsi appuntamento il 30 giugno sul sacrario del Santuario ‘per recitare un Rosario riparatore che avverrà senza simboli e senza bandiere’.