Roma. ‘Lavoro in Italia’, grande partecipazione al convegno del Sinlai

Nella serata di ieri, 2 maggio, si è tenuta, presso la sede nazionale di Forza Nuova, la prima di una serie di conferenze programmatiche che il SINLAI, in fase di strutturazione, terrà nelle città di tutta Italia.

Dinanzi ad una sala gremita, l’evento, moderato da Ezio Prato (FN Roma-Sud), è stato lo spunto per un’analisi della situazione economica ed occupazionale del Paese, con specifico riferimento al ruolo decisivo del sindacato in una contingenza storica tanto delicata.

Ha aperto gli interventi Adriano Da Pozzo, Coordinatore Forza Nuova Lazio, il quale ha evidenziato l’incidenza negativa che il signoraggio bancario ha sull’economia nazionale: “non potendo stampare moneta, l’Italia è alla mercé della Banca Centrale Europea e dei suoi funzionari, che autorizzano o contraggono flussi di liquidità sulla base non delle esigenze degli Stati, bensì in relazione agli interessi finanziari di speculatori  che controllano i mercati. Tutto ciò è sconcertante, anche perché in questo modo nessun’opera pubblica degna di tale nome potrà mai essere portata a termine, con la conseguenza che il Paese, ormai preda dei tecnocrati della finanza internazionale, è destinato a divenire un’area terzomondista”.

Successivamente Giustino D’Uva, dirigente nazionale del Sinlai, ha esaminato l’importanza di un sindacato forte ed autonomo: “l’economia liberale è al collasso, i governi nazionali si sono estraniati del tutto dalla realtà del mercato, lasciandolo esclusivamente all’arbitrio degli operatori economici. Ne deriva che le grandi multinazionali la fanno da padrone, imponendo le condizioni di trattamento dei lavoratori, oggi prossime allo schiavismo, e distruggendo il tessuto della PMI e della produzione made in Italy. Solo un sindacato forte e realmente autonomo, quale è il Sinlai, può offrire un sostegno ai lavoratori, supportandoli nella improba lotta contro lo sfruttamento del capitalismo”.

Infine Valerio Arenare, segretario nazionale del Sinlai e responsabile FN di Roma Sud, ha illustrato i punti cardine del programma del Sindacato Nazionale dei Lavoratori Italiani: “Bisogna sostenere fortemente l’impresa italiana, che non può competere con i prodotti scadenti ed a bassissimo costo che vengono importati dalle più remote zone del mondo. Servono sgravi fiscali per i piccoli imprenditori, che muoiono schiacciati dalle tasse, mentre i grandi colossi beneficiano di enormi aiuti e prestiti statali. È necessario rilanciare il “compra italiano”, decisiva campagna volta alla diffusione delle eccellenze italiane di ogni settore. Da ultimo, serve un sindacato che supporti i lavoratori italiani ed impedisca la sostituzione etnica sui posti di lavoro, utile alle multinazionali al fine di cancellare anche i più elementari diritti di impiegati ed operai. Jobs Act e legge Fornero , con la connivenza di CGIL CISL e UIL, hanno precarizzato definitivamente il mercato del lavoro e tolto speranze alla classe media italiana, ormai sull’orlo della povertà. Il SInlai non ci sta e combatterà sempre al fianco dei lavoratori italiani”.

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Redazione

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