Roma. Pappalardo: “Il Movimento Liberazione Italia chiede l’arresto di Mattarella”
«Il Movimento Liberazione Italia è nato due anni fa, per restituire la sovranità al popolo italiano, compresa quella monetaria, persa totalmente con l’ingresso in Europa. Per ripristinare la legalità, dato che dal 2006, quindi dodici anni, parlamentari e governanti sono tutti abusivi, poiché eletti con una legge dichiarata incostituzionale, il 10 maggio siamo andati a Roma, a piazza Montecitorio, e abbiamo invitato poliziotti e carabinieri, che stavano facendo ordine pubblico, ad arrestare i parlamentari, sulla base dell’articolo 380 del Codice di Procedura Penale. Agli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria abbiamo chiesto di arrestare in flagranza coloro che commettono delitti contro la personalità dello Stato, poiché i parlamentari stanno commettendo il reato di usurpazione di potere politico, che prevede una pena da 6 a 15 anni di carcere. Lo dichiara il Generale Antonio Pappalardo, leader del Movimento Liberazione Italia (MLI) a seguito della manifestazione tenutasi a Roma, in piazza Montecitorio, il 10 maggio 2018.
«Abbiamo detto ai dirigenti della polizia di interpellare subito la Procura della Repubblica di Roma, che deve decidere se arrestare i parlamentari oppure noi del Movimento, sempre che stiamo commettendo un reato. Lo diciamo da due anni ma nessuno si muove. E’ una vergogna. Lo Stato e la giustizia non esistono. Abbiamo raccolto l’invito del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri di scendere nelle piazze e nelle strade e di ribellarci. Consideriamo nemico della Patria Sergio Mattarella perché, pur essendo abusivo, continua a fare il Capo dello Stato, minacciando addirittura di ridurre la sovranità del popolo italiano, violando l’articolo 1 della Costituzione che stabilisce che la sovranità appartiene al popolo. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di denunciare Sergio Mattarella per alto tradimento e attentato alla Costituzione. Chiediamo la mobilitazione generale del popolo italiano sovrano per organizzare una grande manifestazione in Roma e ripristinare legalità e libertà in Italia.»