Salerno. Estorsione, blitz CC: arrestati 32 parcheggiatori abusivi
Nelle prime ore della mattina, a Salerno e in altri comuni della provincia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa Procura della Repubblica – nei confronti di 32 indagati (6 in carcere e 24 agli arresti domiciliari e 2 irreperibili), ritenuti responsabili, a vario titolo, di “estorsione” in danno di automobilisti.
I provvedimenti restrittivi scaturiscono da una indagine condotta dalla Compagnia di Salerno, avviata nel luglio 2017 e finalizzata al contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, molto diffuso nel capoluogo salernitano.
L’indagine, svolta attraverso prolungati servizi dinamici con documentazione video-fotografica, ha così permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine all’esercizio abusivo, in modo professionale ed organizzato, del servizio di parcheggio svolto dietro compenso in diverse zone della città di Salerno, anche in aree già adibite al parcheggio a
pagamento comunale.
In particolare, nel corso dell’attività investigativa sono state accertate le condotte degli indagati finalizzate a costringere gli automobilisti all’indebito pagamento di piccole somme di denaro (fino a 5 euro per ogni veicolo in sosta), attraverso atteggiamenti intimidatori e indirettamente minatori, quali la prospettazione di aggressioni fisiche e danneggiamenti delle autovetture.
Il 6 luglio 2017, era stata già eseguita per i medesimi reati una ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 35 parcheggiatori abusivi, 10 dei quali sono destinatari di misura cautelare anche nella presente attività per aver reiterato la propria condotta.
La precedente ordinanza cautelare eseguita il 6 luglio 2017 è stata confermata dapprima dal Tribunale del Riesame di Salerno e successivamente dalla Corte di Cassazione che hanno respinto i ricorsi proposti nell’interesse degli indagati confermando la corretta qualificazione delle condotte contestate come estorsione.