Aversa. Il ricordo di Vincenzo Romano

Lo si fa a distanza di diversi giorni. Alcuni momenti, spesso necessitanti di attimi di meditazione, sono fondamentali per stigmatizzare coloro che sono stati e che continueranno ad essere sotto non materiali sembianze. Bisogna essere rapidi, non attendere molto, per ricordarli con mente attendibile. Potrebbe sfuggire l’attimo, la parola vacillante significativa e tutto svanirebbe dal ricordo eterno di una penna smemorata. Vogliamo parlare del personaggio storico di via S.Andrea, Don Vincenzo Romano, del suo noto supermercato ‘Frascaria’ e del suo modo scherzoso e sornione di trattare con i suoi adorati clienti.

Don Vincenzo è stato rappresentante in primis, in arcana competizione con Cannavale, del commercio culinario di Via Seggio. Uno scrigno di ricordi nostrani che si preservano nelle menti di molti aversani, sgomenti alla notizia della improvvisa ed inaspettata dipartita. Una caramella o un cioccolatino rifilati nel bel mezzo dell’imbustamento, rappresentavano la sua maniera cordiale di porsi nei confronti dei suoi concittadini. Un modo di essere vigilante, attento e scrupoloso, verso la sua famiglia e i vicinori. Ultimamente, sempre con fare autoironico, chiedeva spesso di voler uscire in televisione a testimonianza del suo matrimonio indissolubile durato 50 anni. Non ci siamo riusciti in vita. Lo facciamo ora in morte. Uomo di tempra e tenacia professionale, per tanto di concreto esempio. Alla signora Concetta, i figli Umberto, Teresa, Bagio, il fratello, generi, nuore e i nipoti tutti, un forte abbraccio. E’ venuto meno ‘un faro’ di Via S.Andrea. Facciate in modo che, da un’unica grande luce, ancora altre continuino a brillare, tracciando similari linee guida!

Ilaria Rita Motti

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Redazione

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