Caserta. Il 224esino anniversario della fondazione della Guardia di Finanza
Quest’anno, poi, le Fiamme Gialle hanno un motivo in più per festeggiare il loro Anniversario, essendo trascorsi 100 anni esatti dalla “battaglia del solstizio” che, tra il 21 giugno 1918 e il successivo 5 luglio, vide i Finanzieri protagonisti di un’epica pagina di storia del primo conflitto mondiale. Proprio per commemorare quegli eroici giorni la Guardia di Finanza ha scelto di ricordare solennemente la sua fondazione il 21 giugno di ogni anno.
Alla cerimonia militare parteciperà una nutrita rappresentanza dei Finanzieri in servizio negli otto reparti territoriali della provincia di Caserta, ai quali il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Andrea Mercatili, darà lettura dell’Ordine del giorno speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, per poi rivolgere loro una breve allocuzione sull’anno appena trascorso.
Nel corso della cerimonia saranno anche consegnati gli encomi solenni concessi ai militari che si sono particolarmente distinti nel corso delle più rilevanti operazioni di servizio dell’ultimo anno e, in particolare, ai militari in forza:
- alla Compagnia di Marcianise, per l’operazione “DIRTY FUR” che ha consentito di neutralizzare una ramificata ed agguerrita organizzazione criminale di stampo camorristico dedita, in maniera sistematica, all’usura, all’estorsione e al riciclaggio di denaro, nonché per l’operazione “ARISTEO” che ha consentito di disvelare una sofisticata frode alimentare nel settore lattiero caseario;
- al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, per l’operazione “ASSOPIGLIATUTTO” in materia di reati contro la pubblica amministrazione. L’attività investigativa ha consentito di neutralizzare un sodalizio criminale dedito alla turbativa di gare d’appalto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indette da diversi enti pubblici dell’alto casertano, nonché per l’operazione “BUCO NELL’ALCOOL” portata a termine nei confronti di molteplici società attive nella commissione di frodi fiscali finalizzate all’immissione in consumo in contrabbando di alcool e di bevande alcoliche;
- alla Tenenza di Piedimonte Matese, per l’operazione “PIAZZA PULITA” che ha riguardato un’associazione a delinquere costituita tra imprenditori e amministratori pubblici di enti locali dell’alto casertano finalizzata alla commissione di plurimi reati di corruzione, turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio, aggravati dal metodo mafioso.
La tradizionale ricorrenza costituisce l’occasione anche per un bilancio delle attività condotte dai Reparti del Comando Provinciale di Caserta, nei vari settori operativi di competenza: dalla lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali e dal contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, alla lotta alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.
Questi i macro comparti operativi che maggiormente rappresentano la missione istituzionale della Guardia di Finanza, nonché, più in generale, il contrasto ad ogni altro traffico illecito, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del Paese.
Un’azione che si è sviluppata nel 2017 e nei primi 5 mesi del corrente anno attraverso:
- la realizzazione di 48 piani operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria nelle diverse aree del contesto provinciale casertano;
- l’esecuzione, in attuazione dei piani operativi, di circa 000 interventi, distribuiti nelle 2 missioni fondamentali di polizia economica e polizia finanziaria;
- lo sviluppo di centinaia deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile;
- l’esecuzione di 673 accertamenti per la ricostruzione della posizione reddituale e patrimoniale dei soggetti segnalati, a richiesta di Autorità amministrative e giudiziarie.
- il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica nazionale.
LOTTA ALLE FRODI FISCALI, ALL’ECONOMIA SOMMERSA E AL GIOCO ILLEGALE
Contro l’evasione e le frodi fiscali sono state concluse numerosissime indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 820 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali.
Questi servizi si sono basati su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio.
Denunciati 421 soggetti, responsabili di reati fiscali quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione, a testimonianza dell’impegno dei Reparti del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi e articolati.
Sono stati individuati 77 casi di frodi all’IVA, anche nella forma della “frode carosello”, approfonditi 24 casi di sospetta evasione fiscale internazionale, nonché scoperti 94 “evasori totali”, soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco.
Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 20 milioni di euro e avanzate proposte di sequestro per oltre 74 milioni.
Ben 119 datori di lavoro sono risultati aver impiegato 261 lavoratori in “nero” e 42 lavoratori irregolari.
Oltre 5.500 gli interventi condotti nell’ambito del controllo economico del territorio. Tra questi, si segnalano, in particolare, quelli svolti in materia di scontrini e ricevute fiscali (4.788), trasporto merci su strada (910, di cui 228 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise) nonché in materia di indici di capacità contributiva (158).
Nel contrasto alle frodi fiscali va evidenziata l’operazione di servizio denominata “Restore” eseguita dai militari del Gruppo di Aversa, in materia di reati tributari e di riciclaggio. Le indagini hanno consentito di individuare una consorteria criminale composta da 51 soggetti, ognuno con compiti e mansioni ben precise, attiva nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti legate alla fornitura di materiale edile, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche dei proventi derivanti dall’emissione delle f.o.i., da parte di società “cartiere” intestate a compiacenti prestanome. Nel corso dell’attività investigativa sono state ricostruite operazioni imponibili riferite all’emissione di fatture per operazioni inesistenti per complessivi euro 102.209.910 da parte di alcune società cartiere.
Nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi sono stati eseguiti 304 interventi, che hanno portato al sequestro di circa 255 tonnellate di prodotti energetici, per complessivi 10 milioni di tributi evasi. Eseguiti 20 interventi anche presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti.
In questo settore operativo, nell’ambito dell’operazione “Inverno Sicuro”, questo Comando Provinciale ha profuso un impegno straordinario nell’individuare e sanzionare quella parte di imprenditoria che opera in spregio alle regole, perfino in violazione alle norme di sicurezza degli ambienti di lavoro e dei prodotti offerti sul mercato, mettendo a rischio anche l’incolumità personale dei propri lavoratori e clienti. E’ stata infatti avviata un’attività di approfondimento ed analisi del settore dei rivenditori di bombole di GPL e degli impianti di imbottigliamento che ha portato, complessivamente, al sequestro di oltre 5.500 bombole di diversa capienza – materialmente tolte alla disponibilità dei rivenditori – e di 46 tonnellate di GPL illecitamente detenuto.
Inoltre, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta ha concluso l’operazione “Buco nell’alcool” con l’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 3 imprenditori nonché di un provvedimento di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per oltre 10 milioni di euro. Le attività di indagine hanno consentito di portare alla luce un sistema fraudolento per commercializzare in contrabbando oltre un milione di litri di prodotti alcolici provenienti da Stati dell’Unione Europea e destinati al mercato domestico, in evasione dell’I.V.A. e delle accise, nel quale sono risultati implicati complessivamente 12 tra rappresentanti legali e di fatto di imprese con sede in Abruzzo, Campania, Lazio e Puglia.
Su 367 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 13% dei casi. Verbalizzati 675 soggetti e sequestrati 153 apparecchi automatici da gioco e 27 postazioni di raccolta di scommesse clandestine.
CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per circa 7 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 83 soggetti.
Individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per oltre 6 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 810 soggetti.
In questo settore operativo il Gruppo di Aversa, nell’ambito di una complessa e articolata attività d’indagine, denominata “Muro di Carta”, originata dagli accertamenti ispettivi dell’INPS in relazione al corretto adempimento degli obblighi previdenziali ed assistenziali, ha posto in luce la fittizia instaurazione dal 2011 al 2014 di oltre 600 rapporti di lavoro ad opera di tre società gestite da due professionisti, al solo fine di ottenere fraudolentemente le indennità di disoccupazione, maternità cassa integrazione e assegni familiari. Tale attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha portato all’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare, di cui 5 in carcere e due agli arresti domiciliari, nonché all’emissione di decreti di sequestro preventivo di beni immobili, rapporti finanziari e partecipazioni societarie per un valore di circa 13 milioni di euro.
Nell’ambito di 80 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti e/o d’iniziativa, segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per più di 110 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 263 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale.
A seguito delle 171 indagini e dei 60 interventi conclusi nel periodo di riferimento per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati denunciati 53 soggetti di cui 29 pubblici ufficiali.
Nell’ambito degli appalti pubblici sono state concluse decine di indagini conclusesi con la denuncia di 23 soggetti di cui 2 in stato di arresto.
La Tenenza di Piedimonte Matese ha condotto una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria, denominata “Piazza Pulita”, in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione commessi da funzionari infedeli di alcuni enti locali dell’alto casertano. L’attività investigativa ha permesso il deferimento all’Autorità Giudiziaria di soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di corruzione, turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio, aggravati dal metodo mafioso e si concludeva con la denuncia di 12 persone alla competente Autorità Giudiziaria, di cui un imprenditore, organico al clan dei Casalesi, attinto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Effettuati 142 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 52 % dei casi e un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 50 mila euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA
Svolti 69 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 473 persone fisiche e 150 fra aziende e società.
Eseguiti provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 55 milioni di euro.
Il Nucleo P.E.F. di Caserta, nell’ambito dell’Operazione denominata “Cash Flow”, ha condotto complesse e articolate indagini di natura economico-patrimoniale nei confronti di un imprenditore operante nel settore sanitario, editoriale, immobiliare e delle comunicazioni, gravato da una pluralità di precedenti specifici in materia di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita nonché utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’attività investigativa ha consentito di accertare la sproporzione tra i beni nella disponibilità del prevenuto e del suo nucleo familiare e la reale capacità economica manifestata dagli stessi, concludendosi con il sequestro preventivo ai sensi della normativa antimafia di beni immobili, mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 45 milioni di euro.
In materia di riciclaggio sono state svolte 27 indagini che hanno portato alla denuncia di 108 soggetti.
La Compagnia di Marcianise nell’ambito dell’Operazione “Golden Game” ha invece individuato e smascherato una consolidata rete criminale di stampo mafioso in grado di controllare il mercato locale dei videopoker operando in regime di pressoché totale egemonia. Tale Operazione ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari personali (7 custodie in carcere e 4 arresti domiciliari) nei confronti di affiliati al “Clan Belforte – fazione di Maddaloni” ed imprenditori collusi operanti nel settore dell’installazione e gestione di apparecchi da gioco. Sono state sequestrate altresì oltre 130 “new-slot” imposte a decine di esercizi commerciali sul territorio.
Circa 483 sono state, poi, le segnalazioni di operazioni sospette approfondite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta e dai Reparti sul territorio appositamente delegati.
Nell’azione di contrasto all’usura, denunciati 7 soggetti, di cui 4 tratti in arresto.
Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa sono stati denunciati 57 soggetti, nonché effettuati sequestri anche per equivalente a carico dei responsabili per oltre 700 mila di euro.
CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Sequestrati oltre 514 Kg di droga (oltre 510 kg tra hashish e marijuana e oltre 1,5 kg di eroina) a carico di 115 soggetti denunciati, di cui 42 arrestati.
Effettuati 210 interventi contro le frodi doganali ed il traffico di contrabbando e sequestrate più di 17 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, con la denuncia di 147 persone.
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta ha concluso un’attività di indagine (operazione “Flyable”) nei confronti di un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata al contrabbando di t.l.e. e di gasolio operante nel territorio italiano, anche con il supporto di un gruppo criminale organizzato composto soggetti di nazionalità polacca, ucraina e slovacca. Tale Operazione ha consentito, per il periodo 2016/2018, il sequestro di oltre 35 tonnellate di sigarette di contrabbando e l’arresto in flagranza di reato di 36 persone.
Eseguiti 295 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 161 persone per reati in tema di contraffazione.
Sequestrati circa 93 mila prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza.
Nel settore del contrasto alla sofisticazione alimentare, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta ha concluso l’indagine “Dulcis in fundo” che ha consentito di disvelare l’operatività, a decorrere dal 2015, di un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di reati di frode fiscale (mediante emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti), di falsità in registri e notificazioni nonché di frode in commercio nel settore della commercializzazione di zucchero a favore di compiacenti operatori del settore vitivinicolo in varie regioni di Italia. La compagine criminale è risultata composta da n. 11 persone di cui 4 arrestate ed avere il proprio centro direzionale nella provincia di Caserta nonché basi logistiche in Austria e in altri Paesi dell’Est Europa. Sono stati deferiti alla A.G. 36 soggetti ed è stato eseguito il sequestro preventivo di beni, anche nella forma per equivalente, per un importo complessivo di oltre 12 milioni di euro, nonché a segnalare n. 7 imprese per le sanzioni in materia di disciplina della responsabilità amministrativa delle società.