Chiusura porti a navi ong, Civati: “Esposto penale per violazione diritti umani e diritto mare”

“Il governo giallo-verde assume sempre più tinte nere. La chiusura dei porti decisa dal Viminale, in polemica con Malta, è una propaganda giocata sulle vite umane, tra cui molti bambini, a urne aperte. Uno spot elettorale spietato. Di fronte a questa barbarie non è possibile restare inerti: vengono stravolti i più basilari diritti umani”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile.

“La svolta – aggiunge Civati – è stata avallata dal ministro delle Infrastrutture Toninelli e conferma la piega del governo sulla gestione dei flussi migratori: una matrice razzista, che di fronte a bambini e centinaia di persone, in cerca di salvezza, pensa solo al proprio tornaconto elettorale. La chiusura dei porti è illegittima e viola il diritto umanitario e il diritto internazionale del mare. Ora ne risponderà davanti alla legge: Possibile – fanno sapere in una nota firmata dai co-segretari Andrea Maestri e Beatrice Brignone, insieme a Pippo Civati – sta studiando un esposto da presentare alla Procura di Roma e altre iniziative sono allo studio insieme a giuristi impegnati nella difesa dei diritti umani. Quello che sta accadendo non è solo inumano, ma illegittimo. È bene ribadirlo con forza e servono reazioni civili, democratiche e giudiziarie proporzionate alla gravità dei fatti”.

“Giallo e verde o giallo e blu? Direi che siamo al monocolore nero del nazionalismo salviniano. Lo si è capito subito. Il governo è già monocolore. Al monocolore del vero premier, corrisponde l’incolore del premier in carica, che dopo lo spettacolo indecente offerto dai suoi ministri si spinge oltre il senso del ridicolo e ringrazia la Spagna(!). Nel frattempo, l’altro vice, quello in grisaglia, già protagonista della scandalosa campagna contro le Ong, interpreta il Salvini meridionale, un paradosso vivente. Cinque anni fa i 5 Stelle – conclude Civati – proposero Gino Strada e Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica. Ora sono ridotti così, a reggere la coda di Salvini, della destra più becera. Non ci sono né destra né sinistra, ci hanno spiegato. Infatti la sinistra si è spenta, ora rimane solo la destra. Sempre più estrema”.

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Redazione

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