Feto trovato in depuratore in Alto Adige: indagine per aborto
Nelle ultime ore il ritrovamento di un feto di circa sei mesi all’interno di alcune fognature ha sconvolto gli addetti di un depuratore di Termino in Alto Adige che per prima l’hanno visto ed ha lasciato senza parole tutti coloro che hanno avuto notizie sull’accaduto. Le indagini sul caso sono state immediatamente attivate; i carabinieri dei Nas di Trento stanno infatti contattando numerosi ginecologi e cliniche della zona per riuscire a rivelare l’identità della madre del feto.
Attualmente purtroppo mancano certezze anche per quanto riguarda l’effettiva natura dell’aborto; alcuni credono che si possa trattare di aborto spontaneo ed altri al contrario sostengono che si possa ipotizzare una gravidanza interrotta volontariamente, dato che dopo le prime analisi i risultati lasciano supporre che il piccolissimo feto non riporta alcun tipo di lesione esterna tanto forte da provocare un improvviso aborto spontaneo. A causa di ciò, è stato quindi aperto un fascicolo a carico di ignoti in cui si ipotizza che si tratti di aborto volontario per il quale è necessario identificare l’identità degli autori del reato. Per la risoluzione di tale importante enigma che i Nas carabinieri di Trento e la polizia giudiziaria stanno lavorando. Nel frattempo il feto è sequestrato e conservato in una cella frigo e su quest’ultimo continuano analisi tossicologiche e del Dna per definire l’identità della madre.
Filomena Iuliano