Gestione reflui, Cammarano: “Fondi solo per Napoli e Caserta. Esclusi allevatori Piana del Sele”
“La giunta regionale ha assestato l’ultimo ferale colpo agli agricoltori e agli allevatori della Piana del Sele. Il bando di finanziamento (misura 4.1.3) emanato in queste ore, per consentire agli allevatori una gestione ottimale dei reflui zootecnici, ha inspiegabilmente penalizzato le aziende di una vasta area del Salernitano. A scorrere il testo, si evince infatti che le aziende più avvantaggiate saranno quelle delle province di Caserta e di Napoli, con ben 35 punti di premialità. Tenuto conto che il punteggio minimo per accedere alle graduatorie è 50, se ne deduce che la gran parte dei fondi sarà assorbita principalmente da quei territori. A queste condizioni, infatti, sarà praticamente impossibile per un allevatore Bufalino della piana del Sele conseguire il massimo punteggio per l’ottenimento dei fondi, sebbene la provincia di Salerno sia una delle zone più penalizzate dalla direttiva nitrati. La Regione Campania non ha tenuto affatto conto delle richieste degli allevatori, allarmati a seguito dell’emanazione della nuova zonizzazione dei terreni vulnerabili ai nitrati”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
“Come Movimento 5 Stelle da tempo invochiamo una soluzione alla gestione dei nitrati, trovando sponda nel vicepresidente e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, in occasione del question time dello scorso 1 giugno. E’ paradossale il fatto che la giunta da un lato accolga la tesi dell’Unione Europea secondo cui l’inquinamento da nitrati è provocato dall’agricoltura, dall’altro emana dei bandi a favore di aziende ubicate in aree urbane, come quelle di Caserta e Napoli. Chiediamo che siano immediatamente rivisti i termini del bando, per evitare un danno irreparabile ai produttori di mozzarella di bufala e, più in generale, all’economia della Piana del Sele basata prevalentemente su allevamento e agricoltura”.