Giudizio immediato per il sindaco Guida, Cesa C’è: “Ora si dimetta”
“Abbiamo appreso l’evoluzione della vicenda giudiziaria che vede coinvolto il sindaco Enzo Guida ed altri tesserati del Pd di Cesa. L’emissione del decreto di giudizio immediato nei confronti degli imputati Enzo Guida e padre, chiesta dai Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e accolta dal Gip, è un fatto gravissimo non solo a livello giudiziario”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo Cesa C’è guidato da Ernesto Ferrante: “Il giudizio immediato è un atto ulteriore che ci impone una presa di posizione che assumiamo con fermezza e convinzione. Non è più il caso di nascondersi dietro un dito. La reiterata condotta del primo cittadino e degli altri iscritti del Pd, descritta in questi mesi in numerosi articoli pubblicati da testate anche di rilievo nazionale, volta, a quanto pare, a demolire psicologicamente le due uniche vittime di questa squallida storia di stalking e diffamazione (l’ex moglie di Guida e un ex dirigente del Pd), suscita in noi disgusto e raccapriccio. Non c’è nulla che possa giustificare, anche solo in parte, l’orrore in cui sono state costrette a vivere. La dignità e la libertà delle persone sono sacre”.
Ed aggiunge: “Prevediamo già le repliche, scontate, di qualche “santone” o della “pasionaria” tuttologa di turno, con accuse di sciacallaggio a nostro carico, nel ridicolo tentativo di far passare questa storia agghiacciante come un fatto privato. Baggianate del genere raccontatevele pure tra di voi e chiamatele con il loro vero nome: deleghe, coccarde, poltrone e stipendi. Per il ruolo pubblico e politico degli imputati, questa vicenda ha anche una valenza politica. Condotte simili mortificano non solo il Consiglio Comunale ma la politica e la gente perbene di Cesa che non meritano tutto questo. Se fosse capitata a noi anche solo la decima parte di quello di cui Guida è accusato, avremmo assistito a manifestazioni di piazza, conferenze stampa e pubblica esibizione di scarpette rosse. Quelle scarpe, adesso rossissime di vergogna, che qualcuno si illude di poter nascondere o utilizzare a suo piacimento. Enzo Guida faccia un gesto di dignità, rassegnando immediatamente le dimissioni dalla carica di sindaco. Risparmi a Cesa e alle sue Istituzioni quest’onta. Il Pd, batta un colpo e chieda a Guida e ai suoi, in Giunta e in Consiglio, di chiudere questa pagina triste della storia di Cesa. Una cosa mai accaduta prima. Ci auguriamo che dopo il tempo dei silenzi e dell’omertà, arrivi quel coraggio e dei fatti. Cesa C’è esprime vicinanza e solidarietà alle persone offese e annuncia fin d’ora che chiederà le dimissioni di Guida anche in Consiglio Comunale”.