Maddaloni. Comunali, Richetti in città a sostegno di Campolattano

«Il Partito democratico poteva scegliere due strade in questo momento, quella larga e comoda degli accordi e dei compromessi e quella stretta della coerenza e della lealtà. Il Pd ha scelto quest’ultima, affidando la guida ad una persona vera, disposta al lavoro e al sacrificio, capace di emozionarsi come Angelo Campolattano. In quest’ultima settimana dobbiamo fare il possibile per portare questo progetto alla vittoria per il bene di Maddaloni». E’ il portavoce nazionale del Partito democratico Matteo Richetti a dare la carica al candidato sindaco di Maddaloni, intervenendo al dibattito alla villa comunale Imposimato.

«Basta con questi stereotipi dei comuni del sud terra di delinquenza – ha sottolineato Richetti – c’è bisogno di lavorare su questo versante soprattutto, in un momento in cui bisogna far fronte all’azione della Lega. Noi stringiamo un patto con i nostri elettori non stipuliamo alcun contratto, così come si fa nel commercio. Nel nostro patto non ci sono né condoni né cancellazioni di debiti anche se questo in campagna elettorale è più efficace. Noi, con i nostri candidati, ci proponiamo di costruire una sanità efficiente, un ciclo integrato dei rifiuti efficace. I servizi non possono essere erogati solo in presenza di elargizioni… ».

Un appello a sostenere Campolattano e i candidati del Pd, arriva anche dal capogruppo al Comune di Napoli Federico Arienzo. «Ci sono persone che hanno perso il proprio campo di gioco, hanno rinnegato se stessi pur di ottenere la vittoria – ha spiegato Arienzo – ma, che cos’è la vittoria? Vincere significa poter rappresentare i cittadini, le classi indifese, gli ultimi ed è questo che deve fare il Pd. Vincere significa non aver paura di presentare dei volantini contro Nicola Cosentino, significa impegnarsi con passione e coraggio: questo sono i nostri giovani e tutti hanno il dovere di sostenerli».

Il candidato sindaco, invece, ha tratteggiato le linee guida del suo programma elettorale. «Maddaloni deve essere una città inclusiva, solidale, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini, dove i servizi sociali funzionano e dove gli operatori devono essere messi nelle condizioni di poter operare – ha spiegato Campolattano – deve essere una città in cui il Puc deve pensare a creare infrastrutture non nuove colate di cemento. Noi siamo pronti a svolgere questo lavoro, con una squadra giovane, competente ed entusiasta».

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Redazione

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