Napoli. Universiadi, MNS: “No all’utilizzo della Mostra d’Oltremare”
£A margine della pubblicazione della lettera degli intellettuali partenopei al Presidente della Repubblica e della protesta di associazioni civiche coordinate dall’Avv. Gaetano Brancaccio, dove si chiede di scongiurare l’utilizzo della Mostra D’Oltremare per il villaggio atleti delle Universiadi del 2019, i dirigenti napoletani del Movimento Nazionale per la Sovranità Rosario Lopa e Alfredo Catapano propongono di utilizzare per la cittadella degli atleti delle Universiadi, il Collegio Costanzo Ciano ex base nato di Bagnoli. Una struttura che necessita solo di qualche restyling di manutenzione e piccole ristrutturazioni.
“Infatti, – dicono gli esponenti del MNS – il proprietario della sede Collegio Costanzo Ciano, ex Base Nato di Bagnoli, è la Fondazione Banco di Napoli che è alla ricerca di un soggetto pubblico o privato in grado di rilevare in parteo in tutto il complesso del Collegio per continuare a investire i ricavi nella meritoria opera di assistenza all’infanzia bisognosa della Campania. Realizzato nel 1939 insieme alla Mostra d’Oltremare come collegio per formare la gioventù fascista, il Collegio Ciano è stato dotato di tutte le attrezzature per svolgere le funzioni didattiche e recettive proprie di un vero college per migliaia di giovani con aule, dormitori, chiesa, teatro, parco sportivo, piscina, club. Un vero campus che la trasformazione terziaria, come comando militare, fatta dalla Nato nel dopoguerra, ha perfettamente utilizzato fino a qualche anno fa senza eccessive manomissioni. La tanto attesa liberazione della sede Nato da scopi militari ha riconsegnato quindi a usi civili un bene prezioso, un complesso architettonico e urbanistico di invidiabile qualità, fortunatamente giunto a noi quasi intatto. Il Collegio Ciano, la Mostra d’Oltremare, il viale Augusto e il viale Giochi del Mediterraneo costituiscono in realtà un unitario complesso urbano e sportivo del primo Novecento italiano che la città politica e culturale non deve disperdere ma anzi impegnarsi a riqualificare. Oltre al Collegio anche il viale Giochi del Mediterraneo ha urgente bisogno di una chiara funzione e leggera riqualificazione che ne metta in risalto la qualità paesistica del progetto previsto fin dal Piano di Risanamento del 1937. Sosteneva Giuseppe Pagano nel 1940 che il viale anelava a raggiungere il mare, aprendo così l’area oltre l’Ilva-Italsider, verso il golfo. Troppo tempo è passato da allora ma certe opportunità forse non sono del tutto perse. C’è un problema di fondo che ha sempre gravato sulle decisioni, le contraddizioni esistenti nella maggioranza di comune e regione. Chi era disponibile a fare interventi urbanistici, chi contrario ad ogni intervento sulla città. Queste cose impediscono, di fare ragionamenti seri. Altro atto della tragicommedia che riguarda le strutture sportive della città partenopea è l’estromissione , speriamo momentanea, dello stadio Collana dalle prossime Universiadi. Il motivo? Molto semplice. I tecnici dell’amministrazione comunale e regionale, che si contendono la gestione, non sono riusciti a presentare una degno progetto di rivalutazione dello Stadio imbarazzato di fronte ai documenti programmatici puntualmente redatti e conferiti dalle amministrazioni comunali di altre città. Ma, dicevamo, questo è solo l’ennesima dimostrazione della incapacità non solo degli Assessorati competenti o incompetenti ma di tutta l’intere amministrazioni, in merito alla gestione di tutti gli impianti sportivi”.