Prata Sannita. “Nessuno è al sicuro”, convegno di FN – Sinlai sul terrorismo internazionale
Si é tenuto sabato 16 giugno a Prata Sannita, organizzato dalla locale sezione forzanovista, il convegno dal titolo “Nessuno è al sicuro”, incentrato sul tema del terrorismo internazionale.
Nel corso della conferenza si è parlato di immigrazione selvaggia e fondamentalismo islamico.
Sono intervenuti Ivano Manno segretario regionale di Forza Nuova Campania, Maria Cristina Scuncio responsabile del locale centro servizi SINLAI, e Giustino D’Uva dirigente nazionale SINLAI.
Ivano Manno ha introdotto il convegno prendendo le mosse dalla sua personale esperienza professionale che lo ha portato ad operare in Kosovo negli anni successivi alla guerra che ne ha determinato l’indipendenza dalla Serbia; infatti, da quel periodo in poi il Kosovo é diventato terreno fertile per la diffusione del fondamentalismo islamico, nonché roccaforte europea del proselitismo jihadista che nei Balcani trova l’ambiente ideale per agire indisturbato e organizzare attacchi in tutto il continente. Manno ha poi focalizzato l’attenzione su di una resistenza culturale e religiosa all’islamizzazione dell’Europa, convinto che l’Italia debba combattere una vera e propria guerra santa per respingere l’invasore arabo e mantenere salda la tradizione cristiana.
Poi é stata la volta di Giustino D’Uva, il quale ha analizzato la situazione politica nazionale, focalizzando il radicale cambio di paradigma ideologico avvenuto in seno al paese; la maggioranza degli italiani essendo passata ad invocare a gran voce le parole d’ordine proprie del nazionalismo, come la difesa dei confini nazionali, delle tradizioni locali, dei prodotti nostrani e del protezionismo in favore dell’economia nazionale, sempre più minacciata dalla globalizzazione. Egli, inoltre, ha introdotto la tematica del terrorismo, evidenziando la struttura delle principali organizzazioni islamiste, ISIS e Boko Haram, che operano col supporto di Stati Uniti, Israele, Arabia Saudita e Turchia; venendo utilizzati dalle potenze alleate per destabilizzare gli stati nazionali di medio oriente e Africa, al fine di consentire sfruttamento di bacini petroliferi e intensificazione di flussi migratori verso il nostro Paese, vittima delle campagne mondialiste di stampo americano, che vorrebbero trasformarla in un Paese multietnico e sradicato dalla propria storia. Pertanto, secondo D’Uva, la resistenza all’invasore arabo é un dovere nazionale ed i patrioti ne rappresentano l’avanguardia.
Infine, Maria Cristina Scuncio ha delineato esaustivamente la storia del terrorismo islamico sin dalle origini moderne. Da Bin Laden ai giorni nostri, ha percorso la storia degli attacchi subiti dall’Occidente ad opera di al Qaeda prima, dell’Isis poi. Dal Belgio alla Germania, passando per la Francia e la Spagna, l’Europa é sotto attacco e nessuno é al sicuro, nemmeno l’Italia. Lo stato islamico, come emerge dalla relazione di Scuncio, é sempre più forte. Tuttavia, una reazione da parte delle forze nazionali mediorientali, Siria in testa, ne sta recentemente imponendo l’arretramento, per cui l’Italia può giocare la sua parte schierandosi con chi combatte i fondamentalisti e non abbassando la testa dinanzi a chi vorrebbe che gli europei vivessero nella paura e nel terrore costante.