Tangenti sui lavori dopo alluvione: arrestato sindaco nel Sannio
Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, con misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti del Sindaco di Cusano Mutri (BN) e di un geometra residente nello stesso centro, ritenuti responsabili di concussione in concorso.
L’attività avviata nel mese di aprile del 2017, condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Benevento trae origine da una circostanziata denuncia con cui un imprenditore di fatto di una ditta edile del centro titernino lamentava un sistema concussorio posto in essere dal primo cittadino che, in concorso con un tecnico esterno all’amministrazione comunale, per l’affidamento di lavori pubblici di somma urgenza disposti da quell’amministrazione a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre 2015, che aveva interessato la provincia sannita, aveva preteso il versamento di una tangente, pari al 50% sull’importo di uno dei lavori appaltati.
Le opere appaltate a seguito dell’alluvione riguardavano due affidamenti di lavori in somma urgenza riguardanti, il primo la sistemazione della fognatura lungo il torrente Titerno, per un importo di euro 22.000,00 e il secondo la sistemazione dell’alveo dello stesso torrente, nella località Limata per l’importo di 13.000,00 euro.
Le indagine particolarmente complesse e articolate svolte anche con ampio ausilio di attività tecniche, hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti del Sindaco di Cusano Mutri che, secondo l’ipotesi accusatoria, avvalorata dal giudice per le indagini preliminari, abusando delle proprie qualità e dei propri poteri, con reiterate pressioni e minacce di non far lavorare l’impresa del denunciante per conto del comune e proferendo in occasione dei colloqui avuti con lo stesso la frase “come ti metti dopo?”, costringeva l’imprenditore a corrispondere la somma di 2.000,00 euro – quale quota parte di 6.500,00 previsti – nelle mani del geometra, che operava in stretta sinergia con il Sindaco, quale intermediario per la consegna del danaro da parte dell’imprenditore. La consegna della somma al geometra veniva videofilmata.
Al primo cittadino vengono contestate nell’ordinanza cautelare altre due condotte concussorie, l’aver costretto il medesimo imprenditore esecutore anche del lavoro pubblico di consolidamento della scuola elementare di Civitella Licinia – frazione del Comune di Cusano Mutri – ad:
- affidare i lavori relativi all’impianto elettrico ad altro soggetto, pur risultando l’affidamento a quest’ultimo più oneroso rispetto a quello che sarebbe stato eseguito da impresa di fiducia dell’imprenditore concusso. In particolare, si ritiene di aver acquisito gravi indizi in ordine alla condotta illecita del Sindaco, esercitata nei confronti dell’imprenditore, in stato di soggezione conclamata, il quale non aveva la possibilità di esercitare liberamente la propria attività imprenditoriale, ricevendo numerose imposizioni direttamente dal primo cittadino. In una circostanza infatti il Sindaco rimproverava l’imprenditore per non aver impiegato, nei lavori concessigli in appalto, alcune persone direttamente segnalategli, disattendendo in tal modo le sue disposizioni e così imponendogli di far svolgere i lavori di elettricità a persona da lui indicata;
- eseguire gratuitamente lavori di terrazzamento nel terreno di proprietà della propria moglie,
Le complesse indagini attivate hanno consentito di acquisire elementi in ordine alla manipolazione ad opera del Sindaco dell’aggiudicazione dei lavori di somma urgenza, necessari a seguito dei gravi eventi calamitosi verificatisi nell’ottobre 2015. Cosi come risulta un sistema di coartazione posto in essere dal sindaco avvalendosi dell’indispensabile apporto fornito dal geometra fidato collaboratore. Tale sistema ha determinato l’assoggettamento totale dell’imprenditore il quale ha bene in mente l’intimidazione “come ti metti dopo?” che finirà per pregiudicare l’integrità del benessere psichico e la libertà di scelta imprenditoriale, ponendo la parte offesa sin da subito in una posizione di sostanziale subordinazione per mancanza di alternative.
In sostanza ne è risultata fortemente compromessa la libertà imprenditoriale.
Nell’ambito delle stesso procedimento risultano indagati anche il capo Ufficio Tecnico del Comune di Cusano Mutri e un consigliere comunale dello stesso centro, le attività investigative, pertanto, proseguono.