Trentola Ducenta. ‘Omissis 01’, presentato il libro del giornalista Fabrizio Capecelatro

Si è svolta questa sera, presso la Chiesa San Michele Arcangelo di Trentola Ducenta, la presentazione del libro del giornalista Fabrizio Capecelatro, ‘Omissis 01’, la vera storia di Rosa Amato, camorrista per vendetta, pentita per amore. L’incontro è stato moderato dal giornalista Franco Musto. Al dibattito sono interventi il giornalista Nicola Baldieri, il dott. Nicola Graziano, magistrato del Tribunale di Napoli e la dott.ssa Federica Turco.

Gli interventi hanno rimarcato l’importanza della libertà e della parola per contrastare tale fenomeno e per evitare che certi mali continuino a condannare il territorio. È stata sottolineata anche la circostanza che spesso ha visto donne protagoniste della criminalità organizzata e che ancora più spesso hanno seguito la via del pentimento.

Il libro racconta, dalla sua diretta testimonianza, la storia di Rosa Amato, studentessa di giurisprudenza che voleva diventare avvocato ma che ha visto cambiare in una notte la sua vita, quando il 19 marzo 1999 suo fratello Carlo, appena ventunenne, fu ucciso durante una rissa in discoteca, a Santa Maria Capua Vetere. Non furono mai individuati i responsabili di quell’omicidio perché nessuno tra quelli che hanno assistito alla scena hanno voluto raccontare.

L’unico particolare noto era che in quella discoteca c’era anche il figlio di Francesco Schiavone, “Sandokan”, il capo assoluto del clan dei Casalesi. La famiglia di Rosa cerca inutilmente giustizia, ma non avendola ottenuta decide di vendicarsi.  Da questo momento gli Amato decidono di combattere con le stesse armi e al fine  di contrastare una delle più potenti organizzazioni criminali del mondo nasce il clan Amato. Per questo Rosa diventa una camorrista.

L’organizzazione cresce, diventa sempre più forte e temuta. Ma nel 2009 scattano gli arresti: prima il padre, poi Rosa e sua madre. Trasferita da un carcere all’altro, allontanata dalla figlia di pochi anni, Rosa rivede con dolore e lucidità la sua storia e le sue scelte fino a che non decide di collaborare con la giustizia. Quella di Rosa Amato è una storia di omertà e di violenza. Questa storia dimostra come la criminalità organizzata possa entrare all’improvviso nella vita di ciascuno , fino a cambiarla completamente.

Anzia Cardillo

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Redazione

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